Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

Mistero all'antico chateau, Pokèmon Diamante

« Older   Newer »
  Share  
Setzer_94
CAT_IMG Posted on 31/10/2007, 15:25




Mistero all'Antico Chateau

“Non ti aspettare che ti credano sciocca bambina! Hai perso tutto e io ho vinto!”

ATTENZIONE: Questa storia non è per i deboli di cuore!! Eh eh, scherzo, ma se siete facilmente impressionabili evitate ;-)

PROLOGO:
Era sera nell’antico chateau. Dei passi risuonavano sulle scale. I passi erano di Jennifer, una ragazzina di 13 anni, capelli bruni corti, un fiocco rosso fra i capelli, piuttosto snella e alta più o meno un metro e cinquanta. Il respiro era affannoso, stava scappando da qualcosa. “Gengar, ti prego, trovalo e fermalo, vai!” detto questo lanciò una pokè ball da cui uscì un gengar. Gengar volò in direzione della sala da pranzo. “He he, illusa, iper raggio” una luce abbagliante apparì nella sala da pranzo facendo esplodere il muro vicino alla scala. “GENGAR, NO!!” La bambina venne sbalzata in aria dall’onda d’urto cadendo le scale e accasciandosi alla fine della scalinata.

50 anni dopo Ash, Lucinda e Brock stavano camminando nel bosco. Fra Ash e Lucinda era sorto un litigio “Te l’avevo detto che dovevamo girare a destra!” “Se seguivamo il tuo consiglio invece di arrivare a Evopoli arrivavamo a Nevepoli!”. Dopo varie frasi del genere intervenne Brock “Volete finirla? Se non ci sbrighiamo non arriveremo mai a Evopoli! E per di più sta scendendo la notte…” Ash intervenne “Posso mandare starly a cercare l’uscita!” “Wow, finalmente ti sei fatto venire una buona idea” disse Lucinda scocciata. Ash fece uscire starly dalla pokè ball e tutti si sedettero ad aspettare che arrivasse. Dopo un po’ starly tornò. Ash capì quello che starly tentava di dirgli “Starly dice che l’uscita è lontana ma qui vicino ha visto una grande villa, magari potremmo chiedere una stanza…” “Ottima idea Ash! Forza, andiamo” disse Brock e tutti ripresero a camminare. Dopo un po’ iniziarono a vedere la cima di una casa in lontananza. Andando in quella direzione si trovarono davanti a dei cespugli. Superandoli apparve avanti a loro una villa enorme che si stagliava nella luce del tramonto. Aveva le finestre sbarrate e incuteva paura a guardarla. “Ehm… non so se ci conviene entrare” disse Lucinda spaventata mentre Piplup si nascondeva dietro la sua gamba. “Su non essere fifona! Andiamo a conoscere i proprietari!” disse Ash avviandosi verso l’entrata. Giunto davanti alla porta Ash sbatté il battente 3 volte. Nessuna risposta. Ash sbatté di nuovo il battente. Nessuna risposta ancora una volta. “Forse non hanno sentito” disse Ash per tranquillizzare Lucinda e Brock quando lui stesso era leggermente spaventato visto che accamparsi in quel posto da paura non era il massimo. Spalancò leggermente la porta per guardare all’interno: delle lampadine erano accese. “C’è nessuno?” disse con voce titubante. Nessuno rispose. Spalancò del tutto la porta e avanzo. Solo allora si rese conto che le ragnatele invadevano la sala e la casa era praticamente abbandonata. Eppure le luci erano accese. Come poteva essere? Brock e Lucinda avanzarono. “Beh, a quanto pare questa casa è abbandonata, sarà meglio andare, non mi voglio accampare in questo posto” disse Brock. All’improvviso tutte le luci si spensero.


 
Top
AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 10/11/2007, 15:29




Bella aggiorna!!
SPOILER (click to view)
Andate a vedere anche la mia FanficFanFic e le mie FanArtFanArt
 
Top
Setzer_94
CAT_IMG Posted on 21/11/2007, 14:59




Capitolo 2

Tutte le luci si spensero. “Ma cosa succede??” Esclamo Lucinda guardandosi intorno mentre le luci si spegnevano. Anche Ash era piuttosto spiazzato. “No, chi è? LASCIAMI!” “Lucinda! AAAAAHH!” Le voci di Lucinda e Brock risuonarono nella sala e poi un silenzio interminabile. Dopodiché si riaccesero le luci. Ash si guardò intorno… nessuno… “Lucinda!!! Brock!!! Pikachu!!! Rispondete!” Ash continuava a chiamare gli amici avanzando nella casa. Nessuna risposta. Davanti a lui c’erano 3 parti da cui andare. Una scalinata a sinistra, una scalinata a destra e una porta al centro. Affianco alla porta c’era una statua. Ash si avvicinò alla statua sempre chiamando i suoi amici e la osservò: un pokèmon orrido era rappresentato sulla statua. Sembrava uno spirito ma anche se era una statua emanava un’aura di oscurità e di crudeltà pura… sotto la statua c’era una targhetta. Ash si avvicinò per leggerla. Sotto c’era una scritta semicancellata dal tempo fatta a lettere maiuscole: DA__R_Y. Quella scritta non gli portava alla mente niente. Chi poteva essere l’orrido pokèmon rappresentato nella statua? Senza badarci troppo Ash avanzò verso la porta. Un flash apparve dietro di lui. Immediatamente Ash si girò ma non c’era nessuno… pensava che fosse pikachu ma dietro di lui niente era cambiato… non restava che attraversare la porta e vedere che c’era dietro. Ash avanzo e con un po’ d’indecisione girò il pomello della porta. Davanti a lui si stagliava una grande sala da pranzo con la cucina a sinistra. Un ombra si mosse in fondo alla sala. Ash si girò di colpo. “Lucinda, Brock, siete voi?” nessuna risposta. Si girò verso uno specchio dietro di lui. Una persona si mosse sulla parete di fronte, riflettendosi sullo specchio e scappando. Ash iniziò a rincorrere la figura nera sfocata che scappava verso la cucina. La figura svoltò nella cucina, ma appena Ash entrò non c’era nessuno. “Doveva essere un Gastly di passaggio penso Ash mentre avanzava verso l’uscita della sala da pranzo. A quanto pareva nella sala da pranzo non c’era ombra né di Brock, né di Lucinda, né di Pikachu. Non restava che salire una delle due scalinate. Ash decise di salire la scalinata di sinistra. Man mano che saliva i brividi aumentavano. Avrebbe ritrovato i suoi amici? Se per caso non li avesse ritrovati che cosa avrebbe detto alla madre di Lucinda? E che ne sarebbe stato della palestra di Plumbeopoli? Che avrebbero detto Misty, Il dottor Oak, Il dottor Rowan, sua madre…. Sua madre era stata rapita una volta e lui, insieme ai suoi amici l’aveva salvata… e sarebbe riuscito a salvare anche i suoi amici. Salito al piano di sopra si trovava su una balconata che si affacciava sull’atrio dal quale era appena arrivato. C’erano 3 porte, una a sinistra, una al centro e una a destra. In fondo a destra c’era la scalinata di destra che aveva visto nell’atrio. Non restava che scegliere una porta… ma girare da soli era pericoloso, avrebbe lasciato qualcuno di guardia all’atrio, così se Brock, Lucinda e Pikachu fossero tornati, la sentinella li avrebbe avvisati. “Vai Staravia!” Staravia uscì dalla pokèball. “Rimani qui nell’uscio, vedi se arrivano Brock, Lucinda e pikachu e avvisami se li vedi, io tornerò presto… penso” “Starevia!” Ash accarezzo le piume della testa di Staravia andò davanti alla porta a sinistra e l’aprì.
 
Top
Setzer_94
CAT_IMG Posted on 24/11/2007, 14:50




Capitolo 3

C’era una stanza quasi vuota. Sembrava una specie di studio formato da una scrivania, e vari libri poggiati per terra. I libri avevano titoli molto diversi. Mentre un libro si chiamava “Amore in volo” e presentava una foto di 2 pelipper sulla copertina, un altro era intitolato “I maggiori pokèmon distruttori”. Ash raccolse quest’ultimo nella speranza di scoprire qualcosa sul pokèmon rappresentato nella statua nell’atrio. Iniziò a sfogliare le pagine alla ricerca del pokèmon misterioso. Alla prima pagina c’era un pokèmon che aveva conosciuto in passato: Mewtwo. A quanto pare quel libro non doveva essere così vecchio viste le origini di Mewtwo. “Estremamente crudele, ha tentato di distruggere le persone e i pokèmon loro amici creando dei cloni al suo servizio. Battuto da un ragazzo di nome Ash” Ash spalancò gli occhi leggendo il suo nome. Non si aspettava certo di essere nominato su un libro per aver battuto Mewtwo! Riprese a sfogliare le pagine; spesso c’erano pagine su pokèmon che aveva incontrato e a volte battuto. In alcune pagine era addirittura citato, ad esempio nella pagina sopra gli Unown e Entei, quando aveva salvato sua madre. Arrivò a Salamence, che aveva incontrato insieme a Jay, la cacciatrice di pokèmon, poi c’erano i pokèmon che avevano creato Hoenn: Kyogre, Groudon, Regirock, Registeel, Regice e infine il potentissimo Rayquaza. Dopodiché erano presenti dei pokèmon che non aveva mai sentito nominare, con dei nomi strani: Dialga, Palkya, Arceus, Giratina… e all’ultima pagina c’era lo stesso pokèmon che aveva visto nell’atrio. Il titolo era cancellato, ma la descrizione era visibile: Trascina i pokèmon e le persone in uno stato di sonno. Le persone che si addormentano sotto l’effetto dei suoi poteri sono destinate a sognarlo per l’eternità. Si nutre degli incubi delle persone. Il suo nome è… La pagina si stacco dal libro e prese fuoco, cadendo a terra. Ash istintivamente lanciò il libro lontano da se. Questo si chiuse con un suono secco e cadde a terra. Ash era sbigottito quando notò un bagliore provenire dalla scrivania dello studio. Si avvicinò alla scrivania. Sopra c’era un libro blu rilegato in pelle e con sopra un ametista che però aveva qualcosa di strano: nell’ametista sembrava che ci fosse un gas che si muovesse. Dopo tutto quello che era appena successo Ash non si stupiva più di niente. Qualcosa gli diceva che li avrebbe trovato tutte le risposte di cui aveva bisogno. Poggio una mano sulla copertina e aprì il libro. Dentro c’erano delle parole scritte con una calligrafia sottile e scorrevole. Era evidente che era stato scritto molto tempo fa, l’inchiostro era di stilografica e forse era stato scritto con una piuma. Doveva essere un diario, infatti ogni pagina aveva in alto una data. La prima pagina era questa:
Caro diario,
Io mamma e papà ci siamo appena trasferiti nella villa che ci ha lasciato in eredità il nonno. Sembra davvero bella! È sempre così luminosa e mi piace tantissimo salire in soffitta col mio G n r, è piena di cose divertenti! L’altro giorno ho trovato una statuetta di un adorabile Growlithe che era coccolato dalla sua mamma Arcanine! Erano così dolci! L’ho messa sul mio comodino così la potrò vedere per tutta a notte.

Quel diario aveva delle informazioni che gli servivano ma non c’era tempo. Mise il diario nello zaino e uscì dalla stanza.
 
Top
Setzer_94
CAT_IMG Posted on 24/11/2007, 15:39




Capitolo 4

Ash uscì dalla stanza. Staravia gli volò incontro e lo salutò allegramente, felice di vederlo. “Staravia, hai visto Lucinda, Brock e Pikachu?” “Starevia…” “Non fa niente, li troveremo!” Ash si allontano in direzione della porta a destra. Poggiò la mano sul pomello indeciso. Quella stanza emanava freddo, era molto poco invitante entrarci ma doveva farlo. Ad un certo punto sentì un rumore provenire dalla stanza. Qualcuno ansimava rocamente. Ash rabbrividì e divento bianco. Chi c’era lì dietro? Le sue gambe tremavano come gelatina e gli consigliavano di non entrare nella stanza. Ma se ad ansimare erano Brock o Lucinda, magari feriti? Non restava che controllare. Ash girò il pomello e spiò nella stanza completamente buia. Il rumore si fece più forte. “Brock, Lucinda?” Degli occhi rossi si girarono verso di lui. Brillavano nell’oscurità. Lo osservarono per un attimo e poi iniziarono ad avanzare verso di lui. Si muovevano in modo innaturale, come se fossero sospesi. Man mano che si avvicinavano il freddo aumentava. Ash spaventatissimo chiuse la porta. “Vai Turtwig, sposta quel cassettone davanti alla porta!” Turtwig con le liane afferrò il mobile e lo scaraventò sulla porta. Sopra il cassettone c’era una foto. Ash si avvicinò per guardarla meglio. La foto mostrava una bambina allegra che abbracciava i suoi genitori. Ash sollevò la foto e un foglio cadde per terra. Lo prese e lo lesse. Sopra c’era scritto:
A volte abbiamo degli incubi
Ma affronta la vera paura
E gli incubi verranno sconfitti

Che strano… Ash fece tornare Turtwig e rilesse il foglio. Che cosa voleva dire? A che gli sarebbe servito? Qualcuno lo stava aiutando? Il mistero si infittiva… Ash prese il diario dallo zaino e mise il foglietto nella prima pagina. Prima di andare incontro ad altre sorprese doveva dare un’occhiata più approfondita agli indizi che aveva trovato. “Ciao Staravia, come va la ricerca?” “Starevia…” “Non fartene una colpa, neanche io ho trovato molto…” detto questo si sedette a terra affianco a Staravia e tirò fuori dallo zaino il diario. L’ametista presentava ancora il “gas” all’interno. Era veramente strano. Ash lesse la seconda pagina.
Caro diario,
A quanto pare c’è un’altra persona che vuole l’eredità, è nostro zio. È invidiosissimo di papà perché ha avuto la villa e i soldi e lui molto meno. Per forza! Lui non andava mai a trovare il nonno e la nonna… quanto mi mancano, fu proprio il nonno a regalarmi un g s y, che ora è il mio bellissimo g n r! In ogni caso oggi sono stata in soffitta di nuovo con lui e ho trovato un oggetto carinissimo, sembra una pietra preziosa viola! Pare che serva a tenere lontani gli incubi ma non capisco che significhi, non sarà una pietra ad allontanare un incubo! Comunque papà mi rimprovera sempre quando vado in soffitta, dice che è pericoloso e che potrei incontrare qualche vecchio pokèmon che mi potrebbe mordere o far del male! Ma c’è g n r con me, non mi succederà mai niente! E poi anche lui trasgrediva le regole quando lui e mamma da giovani andavano a fare un appuntamento sopra le nuvole abbracciati sul suo Crobat!
 
Top
Setzer_94
CAT_IMG Posted on 26/1/2008, 15:05




Capitolo 5

Ash osservò la pagina perplesso. Chiuse il diario e guardò la copertina. Era forse la pietra sulla copertina la misteriosa ametista viola descritta? E che significa che teneva lontani gli incubi? Si alzò in piedi e iniziò a parlare a Staravia “Allora, facciamo il punto della situazione, in questa casa abitava una ragazzina di nome Jennifer, aveva un pokèmon, suo padre aveva un Crobat, questa era la villa di suo nonno, suo zio voleva rubare l’eredità… ma è chiaro, basterà andare nella stanza della bambina a scoprire qualcosa di più!” “Starevia!” non appena Ash finì di parlare il pendolo suonò le 8 di sera. All’ottavo rintocco dalla finestra non entrò più luce, il sole era tramontato. Davanti all’ingresso si stava ammassando dell’oscurità che però non era normale, sembrava quasi la si potesse toccare. Quest’oscurità diventò prima viola scuro è poi di un nero profondo. Ciò che stupiva Ash è che, nonostante le lampade fossero accese l’oscurità invadeva la stanza rendendo invisibile alla vista di Ash tutto ciò che toccava. Dopo aver soffocato un urlo Ash si girò di colpo e iniziò a scappare in direzione dell’unica porta in cui non era entrato, dietro di lui Staravia impaurito lo seguiva volando. Lanciatosi sulla porta Ash la aprì di colpo trovandosi davanti a un bivio. Senza pensarci Ash andò a destra. Nelle sue orecchie risuonava una voce malvagia e ovattata che diceva “Quel libro… mio… ametista… distruzione!” . Urlando ad alta voce Ash si accorse che era in un vicolo cieco. Immediatamente girò a sinistra e aprì un porta. Una luce fortissima uscì dalla stanza. Ash era indeciso, era meglio entrare nell’oscurità o nella luce? Non c’era tempo per pensare, Ash si lanciò dentro la luce con Staravia che gli volava accanto. Accecato dalla luce chiuse gli occhi e si lanciò a terra sperando che ci fosse terra sotto i suoi piedi e che tutto sarebbe finito. Dopo poco la luce si spense. Ash aprì gli occhi con cautela e si guardò intorno… si trovava in una stanza da letto con un sacco di foto appese alle pareti. Un letto piuttosto piccolo era sistemato in un angolo della stanza con affianco un comodino. Sul comodino c’era qualcosa. Ash si avvicinò con cautela e guardò. Una statuetta di un Growlithe con sua madre era poggiata vicino a una foto strappata a metà della bambina della foto nell’atrio che abbracciava qualcosa nella parte strappata della foto. Ash immediatamente intuì che quella era senza dubbio la stanza della bambina del diario. Anche se scappando da dell’oscurità pura era riuscito ad arrivare nella stanza della bambina. Tutte le foto rappresentavano infermiere Joy con dei chansey, pokèmon teneri, la bambina e alcune erano strappate. Ash aprì un cassetto nel comodino vicino alla scrivania. Una luce molto forte uscì e poi si abbassò gradualmente. Nel cassetto c’era una pietra verde, doveva essere quella l’origine della luce. Sicuramente doveva esserci qualche riferimento nel diario. “Staravia, è pericoloso che tu stia fuori dalla pokèball, e poi non puoi tornare nell’atrio, meglio che rientri…” detto ciò fece rientrare nella pokèball Staravia che controvoglia entrò nella pokèball. Staravia non voleva lasciare solo Ash, ma un ordine di un allenatore è sempre un ordine di un allenatore. Ash si sedette sul letto della bambina e iniziò a sfogliare velocemente le pagine del diario quando sul fondo di una pagina notò un disegno che rappresentava la pietra verde contenuta nel cassetto. Curioso di saperne di più iniziò a leggere.
 
Top
5 replies since 31/10/2007, 15:25   461 views
  Share