Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

Lo scorrere del tempo, La mia prima fan fiction!

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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 13:07




Introduzione

Questa Fan Fiction è su Kingdom Hearts, il protagonista non è Sora, che non ci sarà visto che, la fan fiction si svolge prima che nasce Sora e inizia nella città di mezzo.

Capitolo I: Alexander ed Helen

Alexander era seduto in camera sua, ormai la città di mezzo lo annoiava. Il suo vecchio scettro e le arti di trasfigurazione non avevano più il suo fascino, vedere lo scettro diamante che si trasformava in una spada trasparente eppure così potente non lo divertiva più. Alexander era un ragazzo di 15 anni, abitava in una casa del primo distretto della città di mezzo. I capelli biondi, era allampanato e studiava magia da molto. Era la sua maggiore occupazione, studiare nella settimana, tenere splendente il diamante dello scettro per evitare problemi con le magie, come quando a scuola, per una leggera macchia, un fire era stato deviato e aveva colpito il professore dandogli fuoco. Quell’errore gli era costato caro. Il fine settimana, ancora lontano, si teneva il torneo di magia e di combattimento, l’unico momento in cui riusciva a divertirsi in tutta la settimana. Era riuscito a sviluppare grandi poteri magici e grande abilità con la spada ma, a quanto pareva, ciò non gli serviva a molto. Mentre era impegnato a far tornare splendente il diamante qualcuno bussò alla sua porta. Era Helen, la sua migliore amica, quando bussava alla porta pregustava già il divertimento e l’emozione che avrebbe passato con lei. Helen era una ragazza trasgressiva, non le piaceva rimanere chiusa, non amava le regole, era energica e divertente e studiava magia come Alexander. Alexander corse alla porta, sicuro che fosse la sua amica, l’unica che bussava alla porta in quel mortorio, senza esitazione spalancò la porta e infatti c’era lei. Helen aveva un fisico di statura media, lunghi capelli marroni e gli occhi verdi, i suoi lineamenti erano precisi e morbidi. “Cosa fai di bello?” chiese Helen “niente, pulire lo scettro e annoiarmi come sempre” rispose Alexander. “Beh, se ti va… potremmo andare nel secondo distretto o nel 3°…” propose incerta Helen. Era stato messo un coprifuoco per tutti i ragazzi della città: era vietato andare nel 2° e nel 3° distretto prima di aver compiuto 18 anni. “Ma… è pericoloso! Lo sai che ci è vietato avventurarci li prima di 18 anni!” disse a voce alta. “Abbassa la voce, ci scopriranno! Non dirmi che ti ci metti anche tu, quale sarà il problema? Appariranno dei mostri neri che ci attaccheranno?”disse sarcastica e senza nemmeno dare il tempo di rispondere ad Alexander riprese “Forza, vediamoci alle 20:00 di stasera, vedrai che andrà tutto bene!” detto ciò si allontanò senza nemmeno dare il tempo di rispondere ad Alexander che disse solo un flebile “Helen…”
 
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vectorsol
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 14:50




aggiorna aggiorna
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 15:16




Ovvero? Devo allungare il capitolo?
 
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vectorsol
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 15:41




nel senso continuala ^_^
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 15:43




certo, andrò avanti
 
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Seyfert89
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 17:57




bella... chissà perchè ma ho idea di conoscere quei simpatici mostri neri...
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 23/6/2007, 19:49




II capitolo: il 2° distretto

Pur non apprezzando l’idea di Helen, Alexander non poteva lasciarla andare da sola; se c’era un coprifuoco c’era anche il motivo per cui era stato creato e lui non sarebbe rimasto li sapendo che l’amica poteva essere in pericolo. Senza esitazione decise di prepararsi bene alla serata, afferrò lo scettro e trasfigurandolo nella spada diamante iniziò a tirare sferzate per aria, non che questo gli servisse a molto ma gli dava un senso di autostima. La spada era affilata e intagliata precisamente, passando una mano sulla parte piatta della lama di diamante non si sentiva nemmeno una gobba. Dopo aver agitato la spada per aria per un po’ di tempo si sentiva carico di energia e pronto a qualsiasi cosa, corse in cucina e salutando i suoi genitori in fretta e furia e scappò fuori dalla porta. Mancava ancora mezz’ora all’appuntamento, ma lui era agitatissimo, corse in mezzo alla città e andò verso il bar vicino a casa sua. Si sedette e guardò prima la piazza e poi la candela costruita dal moguri, la cui fiamma splendeva senza dare segni di vento. Ma era troppo eccitato, senza nemmeno ordinare si alzò, aggirò il negozio di accessori e andò direttamente davanti alla porta, che, in quel momento, sembrava senza guardiani. Si appoggiò ad un muro ed aspettò guardando la porta, mancava ancora un po’ all’appuntamento ma lui già fremeva, anche se si sentiva il peso della porta sulla coscienza. Una risata agghiacciante che proveniva dalla parte opposta alla porta lo fece sobbalzare. Girandosi lentamente osservò chi era: una Helen divertita lo stava guardando tenendo lo scettro delle rose come microfono. Sempre tenendo lo scettro delle rose davanti al viso disse con una voce scura, quasi malvagia “Ci sei cascato, sapevo che saresti venuto prima, ti conosco troppo bene! Hahaha!” dalla rosa aperta in cima allo scettro partiva una luce rossa che cambiava la voce di Helen. Alexander odiava quando Helen faceva così, era furba e spesso esagerava nello sfoderare quello che imparava a scuola. “Ora piantala però!” esclamò Alexander, mentre Helen poneva fine all’incantesimo. “Beh, dato che ci siamo possiamo già andare, no?” chiese Helen “Non c’è problema per me!” rispose Alexander mentre spalancavano il grosso portone che divideva i distretti, ma qualcuno questa volta li stava davvero osservando, e non era Helen stavolta ma qualcuno molto più potente… Alexander ed Helen richiusero velocemente la porta alle loro spalle per non farsi scoprire ed avanzarono lentamente, c’era un silenzio di tomba, nessuno adorava andare nel 2° e 3° distretto, soprattutto a quell’ora di sera. Alexander ed Helen non avevano mai capito perché. Noncuranti del silenzio passarono accanto ai negozi chiusi, scendendo giù nella piazza. Helen per interrompere il silenzio disse “beh… ehm… non è successo niente! Tutte dicerie quelle degli ad…” si fermò bruscamente e lanciò un urlo indicando un essere nero piccolo e con 2 antenne spuntare dal terreno.
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 24/6/2007, 09:45




III capitolo: Il salvataggio

“Sapevo che sarebbe successo!” pensò fra se e se Alexander mentre si metteva davanti all’amica. “Sparisci essere maledetto!” urlò sovrastando l’urlo di Helen puntando lo scettro verso l’essere e facendo scaturire un blizzard. L’essere colpito venne slanciato via ma ciò non bastò a farlo scappare. Intanto Helen in preda al panico lanciava incantesimi dalla rosa ovunque facendo nascere piante nei posti più impensati. Alexander mantenendo la calma trasfigurò il suo scettro nella spada e si avventò sull’essere che svanì in una nuvola nera. Helen vedendo la scena si calmò e disse “beh, ci è andata bene… probabilmente era questo essere che spaventava gli adulti e ora che l’hai battuto potremo tornare qui quando vogliamo!” un sorriso apparve sulla bocca di Alexander. Era felice di poter tornare in quel posto tanto bello. Ma l’espressione dei ragazzi cambiò di colpo quando da terra comparvero 10 di quegli esseri più uno più grande e tondo. Questa volta l’urlo fu di entrambi e gli esseri veloci si avventarono su di loro. Alexander mise le mani avanti e chiuse gli occhi, ma gli esseri non lo attaccarono. Alexander stupito aprì gli occhi senza abbassare la guardia. Davanti a lui un uomo di mezz’età piuttosto alto, coi capelli bruni e una spada stava allontanando gli esseri. Alexander riconobbe subito la figura del professore di “arti di lama”: Leon. “Presto, scappate!” urlò il professore respingendo gli esseri che continuavano a buttarsi addosso a lui. Alexander ed Helen non se lo fecero ripetere 2 volte, corsero su, nello spiazzo davanti alla porta del 1° distretto e, preoccupati per Leon, si affacciarono dalla balconata che dava sulla piazza e osservrono la scena. Leon d’improvvisò si fermò e dalla sua spada scaturì una luce blu; la spada raddoppiò di lunghezza e larghezza e Leon iniziò a muoversi in modo rapido ed agile schivando gli heartless e colpendoli. Alexander e Helen però, non potettero finire di assistere al combattimento del professore per l’apparizione di un essere di quelli grossi vicino a loro. I 2 urlarono e scapparono verso la porta del 1° distretto ma l’essere prese ad inseguirli. I ragazzi il più velocemente possibile aprirono una delle due porte che portavano al 1° distretto e la richiusero dietro di loro. Dopo poco ci fu un tonfo, evidentemente provocato dal grosso essere che sbatteva contro la porta. Col fiatone Alexander rimase ad osservare la porta e disse “Strani… quegli esseri… sono così forti… eppure non sono in grado… di aprire una porta! Ma il professore… starà bene?” Helen tanto stanca quanto Alexander rispose “Ma certo!… non hai visto quanto… è abile con quello spadone?”. Non aspettarono molto che la porta si aprì e si richiuse di scatto, Leon molto affannato si avvicinò a Helen ed Alexander.
 
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Seyfert89
CAT_IMG Posted on 24/6/2007, 15:24




bella continua!... mi chiedo perchè gli heartless non appaiono nel primo distretto...
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 27/6/2007, 19:14




lo spiego nel VI capitolo ^^
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 27/6/2007, 19:53




IV capitolo: Le spiegazioni

Leon iniziò a parlare interrompendosi spesso per riprendere fiato, aveva un’aria di rimprovero e guardava i ragazzi in maniera preoccupata. “Ma siete impazziti?!” chiese senza aspettare risposta “Avete idea di quello che vi sarebbe successo se non ci fossi stato io?! Quegli esseri vi avrebbero strap…” si interruppe bruscamente, non poteva divulgare altri informazioni. Afferrò per i polsi i 2 ragazzi e li portò con passo celere verso casa di Alexander. Intanto si era fatto tardi e i genitori di Helen erano andati a casa di quelli di Alexander per avere notizie. Quando Leon fece irruzione in casa con i 2 ragazzi aprendo la porta di colpo ci fu lo stupore più totale. Leon sempre mantenendo la calma disse ai genitori dei ragazzi “I vostri figli sono stati nel 2° distretto”. I genitori guardarono prima i propri figli e poi si guardarono fra di loro. I loro sguardi erano più preoccupati che arrabbiati. La prima a parlare fu la madre di Alexander “Perché l’avete fatto? Avreste potuto rischiare la vita…”. Alexander rispose “Il 1° distretto è così noioso, non succede mai niente, abbiamo deciso di andare nel 2° distretto e…” mentre parlava venne interrotto da Helen “Sono stata io a convincerlo… lui non sarebbe mai andato se non fosse stato convinto da me, è responsabile e non gli piace violare le regole… però ora dovete dirci subito cos’erano quelle… cose!” Leon sapendo di non aver scelta iniziò a parlare “Ragazzi, dovete sapere che in ogni cuore c'è dell’oscurità… quando l’oscurità ha il sopravvento su un cuore di una persona, la persona diventa un essere di oscurità senza cuore di nome heartless”. Helen interruppe Leon per parlare lei, questa sua mania di interrompere stava diventando fastidiosa “Cosa volevano quegli heartlessi da noi? E perché non ce ne sono qui nel 1° distretto?” Leon sospirò profondamente e disse “Heartless, non heartlessi Helen. Stavo dicendo, gli heartless si cibano dei cuori della gente. Quindi quegli heartless volevano…” bastò uno sguardo per far capire che cosa volevano quegli heartless da Helen e da Alexander. Alexander deglutì rumorosamente. Dunque Leon riprese “Qui nel primo distretto non ci sono heartless perché Merlino, il mago che aiutò Re Artù, ha lanciato un potente incantesimo sulle porte, Le porte del 1° distretto sono protette e inoltre, tutto il distretto e protetto da un incantesimo anti-oscurità. Quando Merlino iniziò a formulare l’incantesimo protettivo del 2° distretto era già troppo tardi, il 2° e il 3° distretto erano stati invasi”. Ci furono 10 secondi di silenzio, dopodiché Alexander prese la parola “Ma perché continuano ad arrivare nuovi heartless? E che succede se la città di mezzo viene invasa?” Leon rimase un po’ in silenzio e poi iniziò a parlare “Finche in ogni cuore ci sarà dell’oscurità continueranno ad esserci anche degli heartless. Riguardo alla 2a… la città di mezzo sparirebbe” Un espressione di stupore si dipinse anche sui volti dei genitori. “Basta così!” esclamò di colpo Leon “Ho detto anche troppo, buonanotte” Aprì la porta e se la richiuse alle spalle. Helen aprì anche lei la porta e disse sincera “Mi dispiace, devo andare, ciao Alexander, scusate ancora…” e si allontanò nella notte.



 
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vectorsol
CAT_IMG Posted on 27/6/2007, 20:47




bella non vedo l'ora di leggere il seguito ^_^
 
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Seyfert89
CAT_IMG Posted on 28/6/2007, 17:42




spiegato il motivo... bella storia, continua!
 
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PRATTOLOGA
CAT_IMG Posted on 29/6/2007, 17:18




ora anch'io sono attenta........e mi piace molto questa storia....continuala pleaseeeeeeeeeeeeeee
 
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Setzer_94
CAT_IMG Posted on 29/6/2007, 22:26




Beh, se vi piace così tanto accelero la stilatura ^^
 
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26 replies since 23/6/2007, 13:07   272 views
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