Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

Loveless - Atto V -

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Henry Staufen
icon6  CAT_IMG Posted on 12/3/2012, 22:46




Ecco una FF semplice semplice, su Genesis Rhapsodos e Minerva.
E' una AU, ma ho messo molto dei pg originali


" Even if the morrow is barren of promises, nothing shall forestall my return. To become the dew that querces the land. To spare over the sies, the skies. I offer thee this silent sacrifice! "

Loveless - Act V -


In tutta la sua vita Ivan ( meglio conosciuto come Genesis) non aveva mai pensato di ritrovarsi così, a lottare per rimanere in vita.
Orfano, fratello di Sephiroth e Angeal, cresciuto con la piena convinzione che l'unica sua madre fosse quella ragazza che li aveva presi con sé tirandoli fuori dall'orfanotrofio e dal baratro in cui erano caduto. Come non capirli?
Erano tre fratelli che avevano visto i loro genitori morire sotto i colpi di pistola di una banda di rapinatori che si erano introdotti in casa loro e li avevano freddati davanti ai loro occhi, gli occhi di tre bambini che improvvisamente si erano visti portar via tutto ciò in cui avevano sempre fatto affidamento.
Ivan, il più grande dei tre che all'epoca aveva nove anni, ricordava benissimo quel brutale assassinio, come ricordava la tremenda botta in testa e le dure percorse ricevute da uno di quegli uomini incappucciati, e il buio improvviso del coma che ne era conseguito.
I suoi due fratelli, Mark (che all'epoca del fatto aveva 2 anni) e Jordan ( solo 5), da allora avevano sempre contato su di lui. Sin dai tempi dell'orfanotrofio, fino ad arrivare all'epoca della loro prima rapina, appena Mark ebbe compiuto la maggiore età. La tutela dei più piccoli passò a lui, Ivan, che divenne il capofamiglia e anche il capo di quella spietata e pericolosa banda di ladri. Poteva anche suonare strano alle orecchie di chi udiva la loro storia, ma sembrava che l'unico modo in cui riuscissero a liberarsi dei fantasmi del loro passato fosse ripeterne le gesta. E ben presto la New York del 4627 si ritrovò a fare i conti con la banda di ladri più giovane degli ultimi vent'anni.
Si facevano chiamare i Soldier ed erano Genesis (Ivan), Sephiroth (Jordan) ed Angeal (Mark).
Era un pò inusuale ascoltare quei nomi e pensare ad una banda di ladri. Final Fantasy era il gioco preferito dei tre fratelli, e l'idea era venuta proprio al più piccolo. Avevano fatto di necessità virtù ed il loro modo di rapinare banche e musei era diventato famoso come il più bizzarro e innovativo di quel mondo futuristico. Vestiti come i relativi personaggi dell'omonimo videogame, apparivano e scomparivano lasciando dietro di sé solo casseforti vuote e un biglietto che portava le firme dei Soldier.
Ma per quanto questo potesse essere inusuale e per certi versi anche ironico, tutto il sarcasmo spariva quando si entrava nella loro realtà, fatta di incubi, traumi mentali e ossessioni. Perché ognuno di loro tre portava dentro quell'immagine orribile dell'aggressione quella notte nella villa, dei loro genitori inerti a terra in un pozzo di sangue, e Ivan in particolare si portava dentro un fardello che solo la musica classica e la poesia riuscivano a fargli dimenticare.
Lui era il maggiore, e non solo non era stato in grado di difendere i suoi genitori, ma non aveva potuto neanche salvare i suoi fratelli dal suo stesso destino. Era questa la colpa che si dava, e più ci pensava, più fumava. Si, perché non era solo la mente di quella banda che rubava per vivere, ma era anche un ex giocatore incallito e un fumatore.
C'era una sola persona capace di fargli scordare i suoi dolori, ma il suo era un amore impossibile. Lui aveva trentacinque anni, lei quasi cinquanta, e per quel mondo futuristico ma retrogrado in fatto di morale, un solo anno poteva fare la differenza. Ma non era solo questo ad impedirgli di stare assieme a chi gli aveva rubato il cuore. Lui era un orfano, lei sua madre adottiva.
Mary si chiamava, ma a lui che era sempre piaciuto il nome Minerva, piaceva chiamarla così. Era una donna bellissima, dai lunghi capelli biondi e un viso che mille volte l'aveva confortato, durante i suoi incubi ed i suoi pianti isterici, lei che era sempre stata da supporto a quei poveri orfanelli affidatale dagli assistenti sociali che li avevano trovati senza vita e pieni di lividi e ferite nella loro casa. Era figlio di un ricca coppia di imprenditori, ma ora non aveva più niente, se non il ricordo, e lei.
Perderla sarebbe stato un dolore troppo grande per lui. E fu per questo motivo che quella sera, quella maledetta sera di inizio Agosto, si mise tra lei e l'affilata forbice delle parche, che erano pronte a tagliare il sottile filo che lega tutti noi alla vita.

" State cominciando a darci fastidio. Non tollereremo più una vostra incursione nel nostro territorio! " disse una voce roca e camuffata al telefono
" Non ci tireremo indietro, se è questo che volete! " rispose Genesis
Angeal e Sephiroth, che ascoltavano la conversazione dietro le spalle del fratello, lo guardarono preoccupati. Non era mai stato così teso in vita sua, mai, nonostante tutto quello che avevano passato.
" Lo vedremo Rhapsodos ... Vedremo se avrete il buon senso di farlo, dopo che vi avremo portato la nostra sorpresa! "
Ivan s'irrigidì all'istante, un brivido gli corse lungo la schiena e un sospetto s'insinuò nella sua mente
" Quale sorpresa? " chiese, ma il suo interlocutore aveva già riattaccato.
Senza parlare il giovane fece il numero dell'orfanotrofio, ma gli rispose una segretaria dicendogli che Mary Hill non c'era, e all'istante il sospetto si trasformò in una certezza. Chi aveva parlato sapeva di loro. E non poteva che essere un cadavere la sorpresa che volevano fargli. Mark e Jordan lo seguirono ancor più preoccupati dalla faccia improvvisamente pallida del loro capo, e il destino si compì.

Mary stava camminando per le strade deserte e buie della periferia.
Voleva rivederli, quei tre ladruncoli, e sperare che non fossero loro, anche se le mille volte che Ivan l'aveva baciata, le mille volte che Genesis aveva chiamato Minerva, non potevano che dimostrarle il contrario. Sentiva che doveva salvarlo, che non poteva più lasciare tutto al caso. Lei era l'unica in grado di restituirlo alla vita, l'unica in grado di farlo. E proprio come se avesse intuito il suo desiderio Ivan comparve, afferrandola per un braccio e guardandola dritta negli occhi
" Genesis! " rispose lei, stupita e scioccata dal viso rosso e dagli occhi pieni di terrore del ragazzo
" Minerva, devi andartene di qua! " gli disse, tirandola via
" Aspetta! " lo bloccò lei
I loro sguardi s'incrociarono
" Perché? " chiese ancora la donna
Ivan stava per rispondere, ma uno sparo interruppe il silenzio della notte, e l'uomo si parò d'innanzi a lei a braccia spalancate, accogliendo nel petto la prima pallottola e le due successive. Cadde a terra, a bocca spalancata e con il soprabito rosso macchiato di sangue. Lei urlò, e lo trattenne ritrovandosi con la sua chioma rossa, fluente e morbida tra le mani e il suo petto forte tra le braccia
" Genesis! Genesis, ti prego rispondi! " gemette tra le lacrime
l'uomo riaprì gli occhi, e un sorriso, il suo ultimo sorriso l'illuminò. Luminosi, come non lo erano più stati dalla morte dei suoi genitori. Alzò una mano verso il viso delicato della donna, che già scompariva dietro al nero della morte, e le carezzò la guancia scostandole i capelli biondi dagli occhi umidi
" Sorridi! " mormorò
" Perché l'hai fatto? " avrebbe voluto chiedergli Minerva, ma sapeva che sarebbe stato inutile. Sorrise, come gli aveva chiesto lui, ma la mano dell'uomo guantata di rosso ricadde a terra e il sorriso scomparve dal suo viso lasciando solo lacrime, amare lacrime di dolore
" Ti amo ... " mormorò Genesis, prima che l'immagine della sua Minerva si perdesse per sempre nei suoi occhi.
E le parche accettarono quel silente sacrificio, in cambio della loro vittima.


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~>Daphne Descends<~
CAT_IMG Posted on 13/3/2012, 11:09




Premetto di non conoscere per niente Final Fantasy e affini, però questa fanfiction mi è piaciuta molto. Mi è piaciuto il tuo modo di scrivere, molto chiaro e senza inutili giri di parole e la trama... cielo, che tristezza! La vita di questi tre è stata davvero terribile e non c'è nemmeno la possibilità di un lieto fine. Forse se conoscessi la storia sarei in grado di commentare meglio, ma sappi che, nonostante sia un'ignorante in questo campo, trovo questa fanfiction davvero, davvero bella! Spero di leggere altre tue storie!
 
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Henry Staufen
CAT_IMG Posted on 13/3/2012, 11:16




grazie mille :)
non puoi capire che immenso piacere che mi fa :D
 
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2 replies since 12/3/2012, 22:46   99 views
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