Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

Solo Perchè Ti Amo, One Shot Basata su fatti reali

« Older   Newer »
  Share  
GlashVaginah_VIP
CAT_IMG Posted on 6/8/2008, 23:37




salve, la One-Shot che sto per scrivere è basata su fatti reali, realmente accaduti in parte.
premetto Che la persona citata (ragazzo) non è più nel mio interesse, in caso venisse a leggere questa FF. =]
I pensieri TRA VIRGOLETTE sono realmente stati detti.

--------------------------
Solo perché ti amo

“Soffro troppo per questa ragazza, è per questo che mi faccio del male...
io l'amo, e lei pensa ad un altro.. l'ho sempre detto.. sono orrendo...”


Questo pensiero vagava nella mia mente da giorni. Quella chiaccherata in chat mi aveva un po spossato: vedere così il ragazzo che desideri, vederlo lacerarsi il corpo per un'altra persona, a volte... a volte può essere doloroso non tanto per lui, quanto per te.

“ Non so che fare... ma i miei mi aiuteranno, appena vedranno cosa mi sono fatto sulla caviglia...
Anche le gambe e la schiena hanno gli stessi segni.. Quando il dolore morale è superiore ha tutto, l'unica cosa da fare, è soffrire da un'altra parte...”


Ero incredula alle sue parole. Non potevo nemmeno pensare che un ragazzo tanto diverso, generoso, spontaneo con tutti, potesse chiudersi dentro se stesso, solo per una ragazza..
Se almeno avesse saputo quel che provavo io per lui... non poteva aver idea, della gente attorno a lui che non lo molla mai, gente che sarebbe pronta a morire per gli amici.. ma forse questo non era il suo caso... forse per lui non sarebbe davvero morto nessuno, o almeno nessuno tranne me.



***




-Ehi papà! Alza la radio! E' la mia canzone preferita!
- Okay.. ma solo questa...

Mentre ero immersa nelle parole e nella musica della canzone, guardai spensierata fuori dal finestrino.. Erano passati solo un paio di giorni da quando ero andata alle colonne per l'ennesima volta. L'unico posto al mondo dove mi sentivo davvero a casa.. ma un altro pensiero mi tormentava..
Un povero amico che soffriva.

“ Massì.. magari gli è già passata... forse l'ha dimenticata.. mi manca troppo Vladimir...”

Vladimir. Ecco come si chiamava la persona che più di tutti soffriva..
Era un ragazzo meraviglioso, simpatico, timido... Aveva un talento innato per commuovere la gente, sapeva esprimere tutto il dolore che provava in quel momento, in un pensiero di due righe.. lo buttava via così.. dicendolo al vento. Se ne liberava, sperando di dimenticare tutto ciò che lo addolorava, ma non c'era verso..
E' per questo che per dimenticare si ustionava. Si, il suo vizio di fumare, si accorse che un giorno poteva essere utile. Cominciò così a farsi dei segni, marchi a fuoco sulla pelle.. incancellabili.


-Ehi Sere. Guarda! C'è del fumo!
- Cosa? DOVE?!
- Là! Guarda!

“Ero nella zona dove abitava Vladimir. Mi ero preoccupata perchè sapevo quanto odiasse fare quel lavoro in casa sua.. non voleva farsi vedere dai genitori. Non voleva far soffrire anche loro.
Aveva trovato una piccola baracca in mezzo alle campagne, andava tutti i giorni li, passava i suoi pomeriggi in quel posto deserto, dove la pace e la paura regnavano.”
-FERMA LA MACCHINA!
-COSA?
-Fermati subito! Qualcuno si è fatto male!Chiama aiuto!

“NO! Ti prego! Dimmi che non è lui! NOOOO!!!”

Iniziai a tremare.. temevo fosse Vladimir.
Corsi tra gli alberi, mi sfregiai le braccia, ma correvo più che potevo..le gambe erano andate in standby..
Pensavo di non correre più.. ma poi la vidi.. la baracca era in fiamme.
Vidi sul terreno, sotto alle travi infuocate, una chioma di capelli: era fuxia, proprio come Vladimir.
Iniziai ad avvampare, presi le assi, le sollevai. Mi ustionai le braccia. Ad un certo punto sentii un rumore fortissimo. La balaustra della casa crollò. Mi colpì la schiena; la mia vista si annebbiò...
Un dolore lancinante mi colpì le scapole, avevo paura di toccarmi, sentivo nel sangue caldo colarmi della spalle. Avevo paura di sapere cosa mi fosse accaduto, ma sapevo che mi stavo sacrificando per il ragazzo che amavo.
Mi accasciai a terra, il mio volto era vicinissimo al suo, non era mai stata così attaccata al suo volto..ne vedevo per la prima volta i particolari. Presi coraggio e forza, cercai di alzarmi. Ormai ero ustionata nel 60% del mio corpo. Nulla si sarebbe più salvato.
Presi Vladimir di peso, e lo trascinai fuori dall'incendio.
Arrivò l'ambulanza appena in tempo: ricoverarono Vladimir d'urgenza, per me non c'era nulla da fare. I medici non capirono cosa mi fosse successo, ma quando spensero l'incendio trovarono delle ossa dove era caduta la trave sulla mia schiena.
Non dissi mai nulla di cosa mi fosse accaduto, delle lacerazioni sulle mie scapole.
Rimasi in ospedale quattro giorni in attesa che Vladimir si svegliasse.
Passavo intere giornate davanti al suo letto, seduta su di una sedia a rotelle, in attesa del suo risveglio.
Non ero paralizzata, ma i medici mi diagnosticarono una frattura a sei vertebre. Ero una cosa quasi impossibile non essere paralizzati.
Calò il sole, e la notte pervase.. chiusi gli occhi, ero troppo stanca. Preoccupata per Vladimir e per il mio segreto, non ero riuscita a dormire nei giorni precedenti.

“E' un segreto che deve rimanere all'oscuro di tutti. Se anche solo una persona lo dovesse sapere, una vita innocente dovrà essere spezzata”

Per tutta la notte la cantilena della nonna invase i miei sonni.

Giorno cinque ore 7:34 a.m.

Sentì scrollarmi le braccia fasciate. Più che il movimento dei miei arti, sentì il bruciore delle scottature.
Vladimir era sveglio, mi osservava come se non mi avesse mai visto prima d'ora. Sembrava disorientato.

-Ciao Vladimir, ti ricordi di me?

-N-no non ti conosco.

Un tonfo mi prese il cuore. Come poteva non conoscermi? Mi aveva vista mille volte, ma proprio adesso che potevamo parlare non sapeva chi ero...

-Sere.. quella della chat? Non.. non ti ricordi?

- Sere? Si! Mi ricordo di te... la ragazza alla quale parlavo dei miei problemi..

-Si, ecco vedi.. c'è stato un incidente.. è scoppiato un incendio. Ti ho salvato.
-Grazie. Non so come ripagarti però.

- Un modo ci sarebbe.. vedi, ho saputo salvarti da quell'inferno grazie a due cose che ho ormai perduto. Non potrò riaverle finchè non troverò qualcuno che mi ami.

-Continuo a non capire, che dovrei fare?

- Solo ascoltarmi.. era impossibile sopravvivere in quel posto. Ti ho salvato perchè son diversa da te.. avevo due parti di me che ora mi mancano. Per riaverle devi dirmi una cosa.

- Va bene. Dimmi pure.

- E' una cosa seria. Se ti dico il mio segreto tu potresti mo-morire.

- Ho paura.. se mi dici così mi spaventi.

- Devi.. Devi dirmi che mi ami!

-Cosa?

-Sono un angelo Vladimir! Presto! Prima che sia tardi!

-Ma... Ma io non ti amo.

Silenzio tombale. Mi ero fidata di lui. E ora sarebbe potuto morire.

-Grazie Vladimir. Ora oltre a rinunciare alle mie ali, rinuncerò anche a te.

-Cosa? E io che centro?

-La profezia dice che la persona a cui tengo di più verrà tolta la vita...

-Ma non è colpa mia! INFERMIERA!INFERMIERA!INFERMIERA!


Non ce né bisogno. Morirò io per te. Solo perchè ti amo... addio.

Corsi verso la finestra, mi tuffai all'interno e ruppi il vetro.. volai fuori e caddi in mezzo alla strada dall'ultimo piano dell'ospedale.
Tutto questo perchè lo amavo.
 
Top
epizit
CAT_IMG Posted on 27/10/2008, 20:58




nn so fino a ke punto sia vera qst ff...se la parte dell incendio e dei capell fuxia è vera,allora azz m preoccupo davvero O_O
 
Top
1 replies since 6/8/2008, 23:37   102 views
  Share