| II capitolo: Il drago
“Fire!” esclamò Morgan facendo ruotare la masamune sulla testa e incendiando i paraggi. Kite circondato da un protect e uno shell lo guardava allibito. Nel giro di un minuto aveva lanciato gli incantesimi protettivi su Kite e poi, a colpi di spadate e di incantesimi aveva ucciso una trentina di lupi in fuga da qualcosa che li avevano attaccati. Si passò una mano sulla fronte e guardò Kite. “Quando dicevi che sapevi combattere bene non scherzavi!” esclamo Kite, lo sguardo fisso sulla spada. Intorno a loro c'era una scena da campo di battaglia, una trentina di lupi morti anche distanti 5 metri da loro. “Beh, mi chiedo perché ci hanno aggredito” chiese Morgan guardando Kite. Quest'ultimo alzò le spalle e proseguì. Ma la risposta di Morgan non tardò ad arrivare. “Kite, perché mi fissi così? Pensavo che l'impressione che ti faceva la masamune ti fosse passata”. Kite non fiatò. “Kite?” Morgan sentì dietro di se un ruggito tremendo. Molto lentamente si girò scoprendo dietro di se un grosso drago. “Immagino che sia una sottospecie di Bahamuth...” disse indietreggiando lentamente e puntando la spada contro il drago. Kite rimase in religioso silenzio, ma continuava a tenere la bocca aperta. Beh... rimase in religioso silenzio fino a quando non venne sollevato da terra fino all'altezza di 5 metri, più in alto del drago. “Scusami Kite! Ma il drago li non può raggiungerti!” esclamò Morgan sorridente. “Ma come fa a prenderla così alla leggera?” pensò Kite prima di urlare “DIETRO DI TE!” il drago si era stancato di aspettare e si era lanciato contro Morgan. Ma Morgan fu più rapido, infilò la spada in verticale nella bocca del drago, ferendolo gravemente e impedendogli di chiudere la bocca. Una mossa intelligente, se il drago non avesse ritirato immediatamente la bocca e tolto quindi la spada a Morgan. Quest'ultimo urlò “Ehi, ma così non vale!” ma sulle labbra aveva un sorriso malizioso. “Levitaga!” esclamò sollevandosi all'altezza della testa del drago. “Hastega!” esclamò puntando se stesso. Dalle sue mani gli incantesimi partivano veloci e lo potenziavano. Ma il drago il cervello ce l'aveva. Di conseguenza lasciò perdere il bersaglio più difficile e si avventò su Kite. Le previsioni di Morgan erano sbagliate; il drago aprì le ali e volò in direzione di Kite con gli artigli davanti puntati verso di lui. Quest' ultimo iniziò ad urlare e a correre in aria. Non si spostò di molto, ma bastò per scansare il drago che si fermò a mezz'aria a ripartì all'attacco. Morgan preoccupato urlo “Esca!”; l'incantesimo occulto lo circondò e il drago si fermo a 1 metro da Kite. Morgan aveva un profumo più invitante. Dunque si avventò su di lui. Ma Morgan aveva Hastega, con grazia schivo il colpo e iniziò a ruotare velocemente intorno al drago colpendolo con tutti gli incantesimi che ricordava. “Virus! Veleno! Novox! Thunder! Slow! Medusa!” il drago era ormai piuttosto in difficoltà, aveva un sacco di problemi di stato ed era estremamente debole. Atterrò pesantemente per riprendere le forze. Era il momento giusto, Morgan estrasse dalla tasca l'armilla d'ambra e la indossò, dunque si lanciò a pugni spiegati verso il punto debole dei draghi: in mezzo agli occhi. Lo colpì con tutta la forza che aveva. Il drago crollò pesantemente per terra, probabilmente morto. Morgan e Kite (Kite con molta difficoltà) atterrarono affianco al drago. Morgan recuperò la masamune sporca di saliva e sangue. Kite esordì “Ho detto che eri bravo? Mi sono sbagliato, sei fantastico!” Morgan sorrise. “ Non fate un passo, siete sotto mira!” dei soldati reali erano dietro di loro. Sia Morgan che Kite alzarono le mani. Anche se Morgan si fosse liberato di quei soldati ne sarebbero arrivati altri, non sarebbe mai riuscito a fermare tutto l'esercito di Rabanastre. “Seguiteci e non vi succederà niente” disse un soldato, la lancia puntata contro la schiena di Morgan. I soldati condussero sia Morgan che Kite dentro Rabanastre, in direzione del palazzo reale.
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