CITAZIONE (Makicloe @ 20/9/2007, 16:45)
ah ecco! XD
già inu è molto affascinante...ma sinceramente il vestito di garo nn mi piace molto...a parte il fatto ke le maniche gli arrivano a metà avambraccio XD
A me piace molto invece!
soprattutto il capotto lungo bianco!
Ed ecco il nuovo capitolo!
Sete di conoscenza (parte seconda)
- Capitolo 2 -
_ Però! Non pensavo mi prendesse subito…_ bofonchiò Kagome, accatastando alcuni libri e sbuffando sonoramente…Sachiko non aveva fatto cenno alla mole di lavoro che l’aspettava, e nemmeno allo stipendio, che era il minimo sindacale…quella donna era una vera demone!
Il campanello, che segnava l’ingresso di un cliente, risuonò nel silenzio della libreria, e districandosi fra le varie pile di libri e il dedalo di scaffali, Kagome riuscì a raggiungere il bancone, posto davanti l’entrata.
_ Posso essere utile?_ domandò scostandosi alcune ciocche more da davanti gli occhi e guardando per la prima volta l’avventore.
Un paio di occhi dorati ricambiarono il suo sguardo, ipnotizzandola. Erano occhi profondi e immensamente tristi; occhi che sembravano aver visto la fine del mondo, ed essere tornati da poco. Occhi che la risucchiavano al loro interno, incatenandola e imprigionandola.
Kagome scosse la testa, scappando dall’ipnosi di quello sguardo e vedendo, finalmente, l’avventore. Un ragazzo, più o meno, della sua età e…molto carino.
Il ragazzo si guardavano intorno, con espressione seria, mentre un cane bianco, molto simile ad un lupo, scodinzolava al suo fianco.
_ Che meraviglia…_ mormorò Kagome, uscendo da dietro il bancone e accucciandosi davanti al cane, che accettò con gioia le carezze della ragazza.
Il padrone dell’animale seguì con attenzione ogni movimento della ragazza, rimanendo guardingo e serio. Kagome, accorgendosi di essersi lasciata trasportare, si rialzò velocemente e, passandosi le mani sul vestito bianco, rise nervosamente: _ Ehm…scusa…di cosa avevi bisogno?_
Il ragazzo la fissò con i suoi occhi dorati: _ Voglio solo dare un’occhiata…_ le disse con voce profonda e calda, avviandosi fra gli scaffali, seguito a ruota dal cane.
Kagome alzò le spalle, osservando il tipo sparire dietro la sezione religiosa…certo era carino, ma anche molto strano.
* * * * *
_Certo che potevi essere più gentile!_ sbottò Kiba, appena fu lontano abbastanza per non essere sentito.
_ Lavora qui, e nulla ci assicura che non sia un demone_ sentenziò Inuyasha, prendendo un libro a caso, e sfogliandolo.
_ E’ umana, grande cavaliere! Non dirmi che non te ne sei accorto?_
Inuyasha guardò il cane, con una punta sarcastica nello sguardo: _ A te piace solo perché ti ha fatto i complimenti!_
Kiba sbuffò, agitando il muso: _ E’ umana, è carina, e in più le piaccio io! Dovresti farci un pensierino…_
Inuyasha richiuse il libro con un tonfo sordo: _ Non sono mio padre_ decretò, rimettendo il tomo a posto, e guardandosi in giro.
Kiba abbassò il muso e la coda, dispiaciuto: _ Scusami…non volevo ricordarti certe cose…¬_
Inuyasha si passò una mano sul volto: _ Continuiamo il nostro lavoro_ mormorò, lanciando un’occhiata alla ragazza, che era tornata dietro il bancone.
* * * * *
Kagome mise a posto l’ultimo libro della giornata e, tirando un sospiro di sollievo, si accasciò a terra, asciugandosi il sudore con il dorso della mano. Sachiko era sparita, non era venuto nessun cliente…a parte il ragazzo strano…e lei aveva messo in ordine un numero imprecisato di volumi.
Guardò l’orologio che teneva al polso e, dopo aver visto l’ora, si rialzò velocemente: non si era accorta che aveva fatto così tardi. Prese il giubbotto e la borsa, facendo per uscire, ma si arrestò davanti alla porta a vetri: Sachiko non le aveva dato nessuna chiave per chiudere e, dubitava, che la donna sarebbe stata contenta se lei avesse lasciato il negozio aperto, alla mercè di tutto.
_ Magnifico!_ bofonchiò Kagome, tornando dietro il bancone e sedendosi sullo sgabello davanti alla cassa: _ Sono imprigionata qua..._
Kagome sbuffò e recuperò un libro: se tanto doveva aspettare, almeno si distraeva un po’. Si immerse nella lettura, trascorrendo così i minuti, che diventarono ore; quando la ragazza guardò di nuovo l’orologio, sgranò gli occhi e si affacciò dalla porta: una luna piena illuminava il paesaggio, e dominava il cielo.
La ragazza si morse un labbro e ritornò nel negozio: ma che fine aveva fatto Sachiko? Ormai erano le dieci passate, e di lei nessuna traccia.
Un rumore nel retrobottega la fece sobbalzare; Kagome si guardò intorno, cercando qualcosa da usare come arma e, dopo aver preso un tomo particolarmente pesante, si avvicinò cautamente alla porta del magazzino. La aprì lentamente, guardando circospetta al suo interno, non vedendo nulla di anormale entrò, tenendo ben fermo davanti a lei, il tomo.
_ C’è nessuno?_ domandò, avanzando nella quasi totale oscurità del locale.
Un respiro affannato le arrivò da sinistra, vicino all’orecchio; Kagome urlò e sobbalzò, osservando impaurita chi le stava davanti: _ Si...signora Sachiko?_ chiese, osservando la donna.
La donna sorrise sardonica, osservando la ragazza; chinò la testa di lato e guardò compiaciuta la sua preda: _ Sai…le menti giovani come la tua, sono anche le più gustose…_ mormorò, leccandosi le labbra rosse.
_ Eh?_ esclamò Kagome, guardando sconcertata la donna.
Sachiko sorrise e, buttando indietro la testa, scoppiò in una risata amara: _ Stanotte morirai_ decretò, tornando a guardare la ragazza e allungando le mani avanti a sé.
Kagome guardò le mani pallide di Sachiko diventare dei tentacoli verde scuro, che si allungavano sempre più e si protendevano verso di lei; la ragazza scattò a destra, evitando il primo assalto e nascondendosi dietro una scatola di libri.
_ Non ti farò del male…_ la rassicurò Sachiko, avanzando verso Kagome.
Kagome afferrò alcuni libri e iniziò a lanciarli contro la creatura che, lentamente, stava mutando aspetto, facendo cadere la pelle di Sachiko Ozora.
_ Kami-sama…_ mormorò Kagome, quando la creatura assunse il suo vero aspetto: un gigantesco essere verde scuro, dalle sembianze vagamente umane.
La creatura emise un sibilo, alzando il capo verso il cielo e allargando le braccia, per poi lanciare un tentacolo verso la ragazza; Kagome guardò inorridita il tentacolo andare verso di lei…non riusciva a muovere un singolo muscolo; la paura aveva preso possesso del suo corpo. Sarebbe morta, se non fosse stato per il tempestivo intervento di un cane bianco.
Il colpo fallì e la creatura ritirò il tentacolo, guardando astiosa il cane che si era inframmesso fra se e la sua preda: un cane bianco, simile ad un lupo.
Kagome guardò curiosa l’animale: riconosceva quel cane; e riconobbe la voce che, ferma e forte, si rivolse alla creatura: _ Demone Baal, sono qui per sconfiggerti_
Alla sua destra comparve il ragazzo che era venuto nella libreria: indossava un lungo soprabito bianco, sotto al quale brillava un’armatura nera; i lunghi capelli argentati erano lasciati sciolti e, sulla sommità della testa, svettavano due graziose orecchie da cane. Gli occhi ambrati erano fissi sul demone, mentre le mani, con lunghi artigli, erano serrate sull’impugnatura di una vecchia katana arrugginita.
Il demone si voltò verso il nuovo venuto sibilando e ringhiando; il ragazzo non fece una mossa e, concentrando il potere nella spada, la trasformò completamente: da vecchia e arrugginita, diventò nuova e tagliente.
_ Kiba!_ chiamò il ragazzo.
_ Dimmi_ rispose il cane, rimanendo a difesa di Kagome.
_ Proteggi la ragazza_
_ Come vuoi…cavaliere…_ mormorò il cane, piantando ben bene le zampe a terra.
_ Tu parli?_ domandò Kagome, guardando confusa l’animale davanti a lei.
Il cane si voltò verso di lei e annuì con il muso, poi tornò a guardare il suo padrone, osservando ogni mossa del cavaliere, ogni attacco e ogni parata.
“Sta attento, Inuyasha” pensò Kiba, osservandolo apprensivo.
Inuyasha sferrò un colpo con la spada, e si protesse evitando i tentacoli del demone; la creatura indietreggiò e, sibilando, scatenò tutte le sue propaggini verso il cavaliere. Inuyasha piantò la spada per terra, e la utilizzò come scudo; infine, la recuperò e la mosse nell’aria: _ Kaze no Kizu!_ gridò, mentre dalla spada, partiva un colpo energetico, che colpì in pieno il demone, disintegrandolo.
_ Bel lavoro!_ decretò Kiba, raggiungendolo scodinzolante.
Inuyasha lo guardò e annuì con la testa, prima di raggiungere il punto in cui il demone si trovava e raccogliere una pietra nera.
_ L’anima del demone…_ mormorò Kiba, osservando il cavaliere riporre la pietra in una tasca del soprabito.
_ Va tutto bene?_ domandò Inuyasha, avvicinandosi alla ragazza che, ancora impaurita, lo guardava a occhi sgranati.
Kagome alzò lo sguardo e osservò attentamente il suo salvatore: _ Ma chi diavolo sei tu?_
* * * * *
_ Davvero un ottimo lavoro_ decretò Voce, osservando la pietra sul tavolincino.
Inuyasha annuì e si voltò verso la porta: _ Se hai altri incarichi, fammelo sapere_
La bambina sorrise e lo guardò uscire: _ Stanne certo, Cavaliere di Luce_ mormorò, quando rimase sola.
* * * * *
_ E così, Cloe, sono rimasta senza lavoro_ mormorò Kagome, osservando la coniglietta grigia, che le dormiva in collo.
Si trovava nel suo appartamento, sdraiata sul divano beige, mentre una lieve brezza entrava dalla finestra aperta, e le muoveva il leggero vestito di lino verde militare: _ E voglio proprio vedere come faccio a pagare l’affitto e a comprarmi da mangiare senza soldi…_
La coniglietta si mosse leggermente, accomodandosi meglio, sullo stomaco della padrona; Kagome la guardò e sospirò…tutta colpa di quel tizio, che aveva ucciso il demone, alias Sachiko, se lei era rimasta senza lavoro. E quel maleducato, non aveva neppure preso la briga di rispondere alla domanda che gli aveva fatto. Sapeva il suo nome perché, quello strano cane, glielo aveva detto.
_ Maledetto Inuyasha! Me la pagherai!_ sentenziò Kagome, alzando un pugno verso il cielo.
* * * * *
_ Etchium_ starnutì Inuyasha.
_ Ehi, cavaliere! Mica ti starai ammalando?_ domandò Kiba.
Entrambi stavano camminando per il centro di Shibuya, Inuyasha si appoggiò ad una ringhiera e guardò astioso il cane: _ Sono un mezzodemone. Non posso ammalarmi_
Kiba guardò con fare saccente il suo collega: _ Allora è qualcuno che sta parlando male di te…e io ho anche un’idea su chi può essere…_
Inuyasha riprese a camminare: _ Ah si? E secondo te chi è?_
_ Una ragazza che, secondo me, hai fatto imbestialire con i tuoi modi, non molto educati_ rise Kiba, seguendo il cavaliere tra la folla.