Setzer_94 |
|
| VIII capitolo: la partenza
Alexander ed Helen guardarono Yuffie e Cid con aria di rimprovero. “Ehm… penso che vi dobbiamo delle scuse…” disse Yuffie. Cid non proferì parola e guardò dal lato opposto della stanza. Yuffie gli tirò una gomitata. “Ahia… si, va bene, scusate…” disse Cid massaggiandosi il braccio dove aveva ricevuto la gomitata. Alexander ed Helen soffocarono una risata. “Se abbiamo finito qui possiamo andare alla gummiship” Disse Aerith aprendo la porta del negozio e andando avanti. Alexander ed Helen la seguirono seguiti da Cid e Yuffie. Gli heartless però continuavano ad attaccare. Yuffie difendeva i ragazzi, Cid e Aerith che scapparono avanti. Giunti nel 2° distretto seguirono una strada che portava in un posto chiamato “la stanza meccanica”. Gli heartless erano anche li dentro. “Maledetti heartless…” bestemmiò Cid schivando una mano che puntava dritta al suo petto. “Mantieni la calma Cid, siamo quasi arrivati!” esclamò Yuffie tirando delle sferzate con la sua stella ninja. Cid andò davanti a una parete e premette un pulsante. “Reflex!” un doppio urlo lanciato da Helen ed Alexander contemporaneamente fece scaturire dai loro scettri un duraturo reflex di luce su cui gli heartless si abbatterono. Intanto dove c’era il pulsante premuto da Cid apparve una tastiera. “Ehm… il codice…” “Sbrigati Cid!” esclamò Alexander, delle macchie nere stavano apparendo sul reflex, gli heartless lo stavano rompendo. “49382!” esclamò Aerith ricordandosi il codice. Cid digito il codice velocemente sulla tastiera, una porta apparve. “Presto presto!” esclamò Cid aprendo la porta e facendo entrare tutti. Tutti tranne lui erano entrati quando un rumore di vetri infranti si sentì in tutta la stanza: il reflex era letteralmente finito in pezzi. Cid entrò subito nella stanza e si chiuse la porta alle spalle che scomparve. La stanza era buia. “Dove siamo finiti…” “Ahia, quello è il mio piede!” “Ops, scusa Yuffie” “ Qualcuno vuole accendere qualcosa?”. Alexander fece brillare il diamante dello scettro, ma la luce del diamante non bastava ad illuminare la grande stanza dov’erano finiti. “Ok, così dovrebbe andare!” Cid si avvicinò a una leva e la abbassò. Delle luci si accesero rivelando una grossa stanza dalle fredde pareti d’acciaio ricoperte di circuiti. Al centro della stanza c’era una specie di astronave colorata di viola, era armata e avanti c’era uno scudo che pero non ostruiva la vista dall’abitacolo. “Wow…” dissero all’unisono Alexander ed Helen. “Benvenuti nel gummiship hangar! E…” Cid si avvicinò alla gummiship “Questa è la mia creazione, la Masterfly!” Aerith disse “Questo sarà il vostro mezzo di locomozione per le dimensioni!” “Ma come si usa?” chiese Helen. Cid andò verso una scrivania con un grosso computer sopra e portò ai ragazzi un grosso tomo. “Queste sono le istruzioni, leggetele e…” Aerith rivolse uno sguardo di fuoco a Cid. “…ehm, forse è meglio che ve le spieghi di persona!” disse Cid entrando nella gummiship con i ragazzi. Dopo aver finito le spiegazioni Cid, Alexander ed Helen scesero dall’astronave. “Bene” disse Cid “progetterò delle gummiship più potenti, quindi tornate a trovarci ogni tanto!” Dopodiché andò verso la scrivania mentre i ragazzi salivano sulla gummiship per partire. Aerith lo afferrò per un braccio e gli disse sottovoce “Almeno salutali!” “Uffa…” Cid andò verso il muro e premette un pulsante, un grosso portellone si aprì sopra la gummiship. I motori si accesero e la gummiship si alzò da terra. “A presto!” “Ciao!” “Si, si, ciao…” Dissero Aerith, Yuffie e Cid salutando da terra. Il viaggio di Alexander ed Helen era iniziato.
|
| |