Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

KINGDOM HEARTS: WARRIORS BETWEEN LIGHT AND DARKNESS, La mia primissima fan fiction, ispirata a Kingdom Hearts

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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 11/5/2007, 06:20




Capitolo XIV: Una inaspettata alleanza

Il monaco si alzò dal suo letto e si ricordò cos’era successo: i cinque guerrieri lo avevano riportato al monastero e ora, a vegliare su di lui, c’era il guerriero chiamato Seyfert.
“Non alzarti, sei ancora debole” gli disse in tono gentile.
“No, non c’è tempo da perdere, dobbiamo recuperare la sfera” rispose il monaco con un filo di voce.
“Non preoccuparti, ci pensiamo noi. Ma dimmi, chi era quel tizio al tempio?” gli chiese.
“Quell’uomo si chiama Onimusha ed era il mio miglior allievo. Un infausto giorno però fu sedotto dal potere delle tenebre e divenne ciò che avete visto. lo fermammo una volta, ma ora che ha la sfera è invincibile”.
“Noi abbiamo la forza di fermarlo” disse Seyfert deciso.
“Si... sento la forza dell’equilibrio tra luce ed ombra in te. Bene, ascoltami, nell’altro versante di questo monte scorre un fiume. Seguitelo finchè non entra nella foresta del peccato.
Qui procedete fino alla fonte perduta e poi proseguite a nord.. Il castello di Onimusha è lì... State però attenti al guardiano della foresta” disse l’anziano e poi si addormentò.
Seyfert riferì del suo colloquio col saggio agli altri e poi si misero in marcia.

Il gruppo salì in cima al monte e discese dall’altra parte, seguendo il fiume fino alla foresta.
Il viaggio non fu facile: come un monaco gli aveva detto, la scomparsa della sfera dal luogo sacro aveva provocato una vera e propria invasione di mostri.
Ora stavano di fronte all’ingresso della foresta . “Sento una forza malvagia qui” disse Sephiroth “Anzi, due, ma una è più debole”.
“Non importa, andiamo” disse Seyfert ed il gruppo entrò nel bosco.
Dopo pochi minuti si accorsero che qualcosa non andava: il bosco era diventato tutto nero e l’entrata da cui erano arrivati sembrava sparita. D’improvviso le radici degli alberi presero vita e cercarono di catturarli . Il gruppo si divise e fuggì in varie zone del bosco.
Sephiroth, rimasto da solo, udì un grido femminile e corse in direzione dell’urlo.
Qui vide quello che probabilmente era il signore della foresta: un enorme fiore rosso, appostato su di una strana roccia, con un’enorme bocca dentata e migliaia di tentacoli, alcuni dei quali stavano portando una ragazza alla bocca dell’essere.
Sephiroth la liberò con un solo fendente e vide chi aveva salvato: Sharix il demone.
“G-grazie” disse lei un pò stordita, poi vide con chi parlava e balzò all’indietro alzando il KeyBlade “...ma non ne avevo bisogno”
“Se lo dici tu” annuì Sephiroth. “Sparisci, la sfera è mia” gli disse Sharix. “Ok, ma prima sistemiamo questo”.
I tentacoli del mostro erano ricresciuti e si apprestavano a colpire.
I due balzarono all’indietro e si prepararono a combattere.
Lo scontro non fu per nulla facile: i tentacoli coprivano il corpo centrale e per ognuno che veniva tagliato, altri tre ne ricrescevano.
“Tienili occupati” urlò Sephiroth balzando in aria e preparandosi a lanciare la sua supernova.
Sharix utilizzò la catena del suo KeyBlade per legare insieme molti tentacoli in modo da lasciare uno spiraglio per l’attacco di Sephiroth.
La sfera energetica colpì il cuore del mostro, che si contorse e marcì. I tentacoli caddero senza vita e tutti gli alberi del bosco si fermarono.
“E’ andata” disse Sephiroth guardandosi intorno, poi si girò al volo per bloccare un colpo da parte di Sharix.
“Perchè cerchi di combattermi? Sei ferita, vattene finche sei in tempo” le disse “Mai rispose lei. Devo recuperare quella sfera”
“Allora vieni con noi, tu non sei malvagia, sento che c’è qualcosa in te diverso da SolRock e da Thiamath... Tu non sei un demone vero?” “Silenzio” urlò lei infuriata “Tu hai salvato la mia vita e io ora risparmierò la tua. Abbandona la ricerca e sparisci” e così dicendo saltò via.
Sephiroth aveva letto qualcosa nei suoi occhi, oltre all’odio: aveva letto la paura.
“Sephiroth”.
Seyfert e gli altri giunsero, armi in pugno. “Ti abbiamo visto con quel demone, tutto ok?”.
“Si mi ha dato una mano a sconfiggere il re della foresta. Forza muoviamoci” tagliò corto Sephiroth.
Lo strano miasma oscuro che aveva invaso il bosco si dissolse e il party notò che il re della foresta era cresciuto sopra la fontana che il capo monaco gli aveva indicato.
“La fonte perduta... bene. Andiamo a nord” disse Seyfert e il party si mise in marcia
Dopo un paio d’ore di camminata i cinque raggiunsero l’ingresso del castello di Onimusha: un classico castello giapponese, completamente nero, che si ergeva al centro della foresta.
Davanti all’enorme portone oscuro, una figura femminile stava in piedi appoggiata alla parete, con le braccia conserte e gli occhi chiusi.
“Vi stavo aspettando” disse Sharix. Questa porta è chiusa magicamente ed il mio KeyBlade da solo non basta.
“Perchè dovremmo aiutarti?” chiese Seyfert alzando il suo KeyBlade. “ Abbiamo già due KeyBlade e sono più che sufficienti” aggiunse indicando Kairi.
“Aspettate” disse Sephiroth. “Questo non è il momento di combattere. Ci occuperemo di lei quando ci saremo sbarazzati di Onimusha. Se la sfera è davvero così potente, avremo bisogno della sua forza”.
“Ehi ma che diavolo dici?” lo apostrofò Seyfert leggermente irritato. “Già, mai fidarsi dei demoni” aggiunse Reed.
“Mhhh. forse hai ragione, abbiamo bisogno di aiuto: secondo i miei calcoli solo le nostre forze attuali sommate alle sue potranno fermare Onimusha” dichiarò Lilian.
“benvenuta tra noi” disse allegramente kairi allungando la mano a sharix, ma lei gliela schiaffeggiò via “Non pensate nemmeno per un attimo che io voglia unirmi a voi. Non appena avremo sconfitto Onimusha prenderò la sfera e se cercherete di fermarmi, vi farò a pezzi.”.
E così Seyfert, Kairi e Sharix unirono le punte dei loro KeyBlade e un raggio di luce ne scaturì, rompendo il sigillo del castello di Onimusha.

 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 15/5/2007, 06:24




Capitolo XV: Il cuore di Sharix

Dopo avere attraversato l’enorme cortile, il party entrò nell’edificio principale.
Tra tutti i drappeggi e le statue nere, stava un trono e sul trono sedeva Onimusha. Aveva gli occhi chiusi e la sfera era incastonata nel suo petto.
“Eccovi qui... mosche dannate... vi ha mandato qui il vecchio?”. Chiese mantenendo gli occhi chiusi.
“Si,siamo qui per la sfera” disse Seyfert “daccela o te ne pentirai” aggiunse Sharix.
“Sembrate coraggiosi” disse Onimusha “Ma pensate di poter sfidare le vostre paure più profonde?”
Così dicendo aprì gli occhi e alzò le mani
Dei fasci di oscurità ne scaturirono ed investirono il party. Tutti sentirono un enorme freddo e caddero nelle tenebre.
Sephiroth aprì gli occhi. Fluttuava nelle tenebre ma non sentiva nulla. Conosceva quelle tecniche mentali, perchè lui stesso le aveva usate, ed inoltre era un essere delle tenebre e dunque quell’abilità non aveva effetto.
Sephiroth vagò nelle tenebre e si trovò in un luogo strano. Sembrava un palazzo con le pareti di cristallo.
Qui udì delle voci provenire da un altra stanza.
Quando la raggiunse vide Sharix legata da alcune catene che urlava e piangeva, mentre guardava una bambina legata ad un tavolo che veniva picchiata da quello che sembrava un demone.
Sephiroth guardò la bambine e riconobbe i suoi capelli rosa. Era Sharix.
Il demone che la stava picchiando diceva anzi urlava “Sporca mezzo sangue, tu non meriti di essere mia figlia. Quella maledetta di tua madre ti ha trasferito troppo sangue umano ed ora provi emozioni e debolezze, come un miserabile umano. Se non eliminerai qui sentimenti, non meriterai di esistere e ti ucciderò con le mia mani! Capito?”.
Sephiroth capì che era nelle paure di Sharix, risvegliate da Onimusha. capì che lei, come lui, era un mezzo demone e questo non andava bene a suo padre, che voleva fosse un vero demone. Ecco perchè era alleata ai demoni.
Sephiroth fece svanire con una spadata le figure e liberò Sharix. Le diede un paio di sberle e la risvegliò.
“Cosa è successo?” chiese lei “Perchè mi hai salvato?”
Perchè ho bisogno di te per uscire da questo posto.
Sephiroth le tese la mano ed il sogno si dissolse. I due si risvegliarono nei loro corpi e si liberarono dalla presa di Onimusha.
Insieme lo attaccarono ed il suo incantesimo svanì
Il party si risvegliò e si prepararono a combattere.
Onimusha si alzò e si congratulò con loro, poi concentro la forza nella sfera e fece materializzare una spada.
Seyfert, Sephiroth, Sharix e Kairi si lanciarono all’assalto, mentre Lilian e Reed li coprivano da lontano, ma Onimusha si duplicò e lo scontro fu arduo.
Ciascuna copia era reale e potente e ogni volta che veniva distrutta, tornava più forte.
Sharix vide Sephiroth in pericolo e sentì nel suo corpo un idea di pietà e forse di amicizia che non sentiva da anni.
Balzò in aria e fece fare al suo KeyBlade un giro completo che fece apparire una luna.
“Moon Blossom Storm” disse ed una tempesta di petali rosa turbinò, colpendo ed eliminando tutti i cloni.
Quando il vero Onimusha si materializzò, Sharix puntò la lama della sua falce al cuore del mostro, e lo colpì contemporaneamente alla spada di Sephiroth.
Onimusha urlò di dolore e si dissolse, lasciando lì la sua armatura vuota, dalla quale rotolò la sfera dei quattro spiriti.
Seyfert si gettò a raggiungerla, ma Sharix fu più veloce e la prese.
“Spiacente, ma è mia” disse,
“Aspetta Sharix, ho visto nel tuo cuore, tu non sei malvagia. Non unirti ai demoni, ricorda che tu sei più umana che demone”
“No, fai silenzio, tu non sai nulla di me” e così si dissolse in una nuvola di petali.
Il party tornò al monastero, dove chiesero perdono al vecchio monaco, poi partirono.
Sephiroth rimase più silenzioso del solito per tutto il viaggio.


Edited by Solar_Wings - 23/5/2007, 07:38
 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 18/5/2007, 06:20




Capitolo XVI: Il piano dei demoni

Sephiroth stava in piedi ad osservare le stelle dall’enorme finestra panoramica della nave. Tutti dormivano, tranne Seyfert, che stava ricontrollando i motori
Kairi aprì gli occhi e raggiunse Sephiroth.
“Ciao, ti vedo pensieroso. Cos’hai?” gli chiese.
Naturalmente, trattandosi di Sephiroth, non si aspettava nessuna risposta, ma lui disse “Pensavo a Sharix... lei è come me e Seyfert. E’ spaventata e combatte con i demoni solo perchè è costretta.. Mi dispiace per lei e vorrei aiutarla”.
“Sei innamorato?” gli chiese “Non prendermi in giro mocciosa, io non ho bisogno dell’amore. L’unica cosa che voglio è la forza”.
“E’ tornato normale” pensò Kairi.
Improvvisamente lo schermo della nave si accese e apparve un video.
Il segnale era molto disturbato, ma Sephiroth riconobbe la voce di Sharix.
“Il momento è giunto. Avete ottenuto abbastanza forza. Seyfert, Sephiroth vi aspettiamo a queste coordinate per sistemare le cose tra noi” disse il video, poi si spense.
Dopo un minuto di silenzio, Seyfert apparve da dietro la porta. “Che vuoi fare Sephiroth?, andare?” “E’ certamente una trappola” gli rispose. “Lo so benissimo, ma tentare non nuoce”.

La nave raggiunse l’orbita del pianeta Desertia e tutti si prepararono all’imminente scontro.
In mezzo ad un enorme deserto, che invadeva più di tre quarti del pianeta c’erano delle rovine ed il segnale dei demoni proveniva da lì.
La Ragnarock atterrò ed il suo equipaggio scese.
Tutto il pianeta aveva un colorito arancione e la polvere volava nell’aria. Tra le folate di sabbia e vento, Seyfert riconobbe tre figure familiari: Un alto demone grigio con una lancia, un sole che aveva un mantello fluttuante ed una ragazza dai capelli rosa armata di un KeyBlade-falce.
Seyfert estrasse il Balance KeyBlade e si trasformò in balance form, Kairi estrasse il suo KeyBlade originale, Seyfert preparò la sua Masamunè ed anche gli altri si prepararono a combattere.
Per un lungo istante i due schieramenti si osservarono in silenzio, poi, come un misterioso segnale, una palla di sterpi passò e SolRock iniziò l’attacco sparando dei raggi di luce.
Reed e Lilian spararono e bloccarono i colpi, mentre Thiamath si avventò su Seyfert e Kairi, che evitarono il colpo. Sephiroth rimase per un lungo istante ancora a guardare Sharix negli occhi poi si lanciò all’assalto.
Mentre la tempesta di sabbia sia alzava, lo scontro continuava.
Reed e Lilian bloccavano le magie di SolRock, mentre Seyfert e Kairi univano le forze per fermare la lancia di Thiamath.
Un colpo di lancia sfiorò Kairi e colpì il braccio di Seyfert, rompendo il suo curioso bracciale nero.
Seyfert si tenne il braccio e non riuscì a difendersi dall’assalto di Thiamath. Kairi lo buttò di lato e si fece colpire al suo posto e svenne.
“Nooo” urlò Seyfert, poi il suo cuore sussultò e sentì un dolore atroce trasferirsi dal cuore al braccio e dal braccio a tutto il corpo ed urlò come mai aveva fatto prima.
Tutti fermarono lo scontro e Sephiroth guardò preoccupato il fratello: sapeva cosa stava per accadere.
Il cuore di Seyfert batteva talmente forte che lo si sentiva chiaramente anche dalla distanza. La sua pelle assunse un colorito grigiastro ed il suo braccio si trasformò in un enorme braccio artigliato e presto tutto il corpo subì una mutazione simile.
Kairi aprì gli occhi e rimase inorridita. Lì dove poco prima c’era Seyfert, ora c’era un mostro umanoide grigio, artigliato e con una sola ala, molto alto
Il mostro si voltò verso Thiamath e come una furia cieca, gli si avventò addosso. Thiamath evitò con difficoltà le artigliate del mostro
Improvvisamente, dopo aver deviato un altro colpo di Seyfert, Thiamath fece un segnale agli altri, che fermarono l’attacco.
“Che fate, vi arrendete?” disse Sephiroth tenendo d’occhio Seyfert, che ora si era fermato.
“No” disse Thiamath. “Ora il nostro piano è completo”
“Il vostro piano?” chiese Lilian.
“Il nostro piano era di farvi combattere contro di noi, in modo che potessimo assorbire le vostre forze ed incanalarle” disse SolRock.
“Incanalarle dove?” chiese Sephiroth
“Accumularle e donarle al nostro padrone, il grande demone Siegfried, che presto tornerà in vita e con lui riporteremo alla gloria la razza dei demoni” aggiunse Thiamath.
“Ed ora abbiamo abbastanza forza grazie a voi” completò Sharix.
“No...” disse Reed

 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 22/5/2007, 06:12




Capitolo XVII: Il ritorno di Siegfried

Seyfert attaccò di nuovo i tre demoni, Thiamath alzò la mano ed una tempesta di sabbia lo investì, ributtandolo indietro. Ridendo, i tre demoni sparirono.
Il mostro Seyfert si voltò verso gli altri, alle prese con la tempesta di sabbia e si lanciò all’assalto. Il party decise che era meglio ripararsi, ma prima Sephiroth raccolse il bracciale rotto e lo portò con se.

“Perfetto l’energia è nostra, Fratello, ora possiamo liberarlo” disse SolRock svolazzando allegro per i corridoi della base dei demoni intorno a Thiamath.
“Già, ma questo non sarebbe stato possibile se non grazie all’aiuto della giovane Sharix, che ci ha fornito la Sfera dei quattro spiriti. Non è vero”. le chiese Thiamath.
Lei non rispose. “E’ una fortuna che tuo padre, il grande ZiekFrit, ti affidò a noi prima della sua morte” continuò, ma lei non gli rispose. Pensava alle parole che Sephiroth le aveva detto recentemente. Forse lei non era davvero malvagia e forse quello non era il luogo dove doveva stare.
Ma una visione la svegliò dai suoi pensieri: era di fronte ad una porta enorme, contrassegnata dal nome Siegfried scritto in antichi caratteri demoniaci.

“La tempesta si è calmata” disse Lilian osservando fuori.
“Già ma cosa è successo a Seyfert?” chiese Reed
“Sapevamo che sarebbe potuto succedere” disse Lilian
“Gia...” continuò Sephiroth “vedete, Seyfert ha ereditato più geni demoniaci di me e quando il suo cuore perde il controllo, essi si risvegliano e... bhe, avete visto cosa succede”
“Per questo abbiamo creato il braccialetto, per contenerlo” disse Lilian, ma ora che è rotto dovremo aspettare che finisca l’effetto
D’improvviso la grotta crollò ed il mostro fece irruzione.
Con una artigliata mise a KO Lilian e Sephiroth e si preparò ad infilzare Kairi ma lei gli disse di fermarsi.
Seyfert la guardò negli occhi blu e si calmò, riprendendo il suo aspetto umano normale.
“S-scusate ragazzi” disse lui.
“No problem” disse Reed spolverandosi.

“Cosa facciamo adesso?” chiese Reed.
“Siamo nei guai: non sappiamo dove sono i demoni e forse ne sta per arrivare un’altro, ancora più forte” aggiunse Lilian
“Scervellarci troppo non serve, torniamo a Midgar o a Twilight Town e prepariamoci bene allo scontro, saranno loro a venire da noi” disse Seyfert
“Si forse è una buona idea” concordò Sephiroth.

“Energia al 80%... Energia al 90%... Disattivazione dei sistemi criogenici”
“Perfetto ci siamo” disse SolRock.
“Energia al 99%... Energia al 100%... Disattivazione ed apertura stanza criogenica”
Il fumo bianco uscì dalla camera cilindrica, insieme all’acqua ed una figura cominciò a delinearsi.
La gamba del grande demone si mosse, poi l’altra e poi Siegfried si rivelò ai suoi compagni.
Il suo corpo era completamente ricoperto da una armatura blu, lucente per via dell’acqua e i suoi piccoli occhi arancioni brillavano nelle feritoie per gli occhi.
“Bentornato, Lord Siegfried” disse Thiamath inchinandosi. SolRock e Sharix lo imitarono.
“E’ un onore riaverla con noi. Ora finalmente noi demoni torneremo a dominare il mondo” disse SolRock.
“No” rispose Siegfried con una voce metallica. “Questo universo non è in grado di resistere al ritorno della razza dei demoni e presto finirà come finì secoli fa: i demoni si autodistruggeranno”.
“Allora cosa facciamo, MiLord?” chiese Thiamath.
“Distruggeremo questo universo e poi ne riformeremo uno nuovo, modellato solo per noi demoni, e nessun altra forma di vita” disse Siegfried.
“E come, maestro?” chiese SolRock “Distruggendo il cuore dell’universo Kingdom Hearts” gli rispose Siegfried.
“Si... è un ottimo piano maestro, ma ci sono degli ostacoli...dei giovani ragazzi ci hanno messo i bastoni tra le ruote e tra loro ci sono i figli di Jenova”.
“Bene... avrò con cui riscaldarmi... Li eliminerò e poi mi occuperò di Kingdom Hearts”. disse Siegfried iniziando a ridere.
SolRock e Thiamath si unirono alla risata e nessuno si accorse della fuga di Sharix, spaventata ed inorridita dai piani del Demone.

 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 28/5/2007, 06:24




Capitolo XVIII: Un nuovo alleato

Il party atterrò nelle pianure fuori da Twilight Town e si accampò per la notte in una grotta.
Qui Kairi scrisse una lettera dedicata a Sora e a Riku e la mise in una piccola nicchia della grotta. Seyfert la vide e le si avvicinò “Cosa fai?”
“Lascio una lettera per Sora e Riku, nel caso passino di qui, così sapranno che io sono in viaggio con voi e che li stò cercando” gli rispose lei
“Si buona idea” disse guardandola andarsene. Seyfert pensò a come era cambiata la sua vita da quando aveva incontrato Kairi nel treno, sulle Destiny Isaland.
Prima era un vagabondo solitario con un difficile passato che teneva chiuso in sè , ma grazie a lei si era aperto, aveva detto il suo segreto agli altri, aveva stretto nuove amicizie e si era riconciliato con suo fratello gemello.
Prese la sua Murasame e i suoi vestiti, che aveva cambiato con nuovi abiti simili ma più comodi presi in città, e li mise in un piccolo bauletto, mettendoli nella stessa nicchia dove Kairi aveva messo la sua lettera e poi la chiuse con delle pietre.

Il party si era addormentato e Sephiroth faceva la guardia. Vedeva in lontananza Twilight Town e si domandava come la gente riconoscesse la notte ed il giorno in una città con un tramonto eterno, poi alzò gli occhi e vide le stelle in cielo, che brillavano in lontananza, oltre le nuvole.
Sephiroth notò qualcosa. Prima pensò ad un abbaglio, poi guardò meglio: una stella stava cadendo a tutta velocità.
Andò a controllare e vide, nel luogo dello schianto, Sharix, semisvenuta e chiaramente ferita.
“S-Sephiro..th” si sforzò di dire, ma lui le disse di non parlare e la prese in braccio, portandola all’accampamento, dove la curò e lei si addormentò.
La mattina, Sharix fu svegliata dalla voce di Seyfert che litigava con Sephiroth “Dammi retta, brutto idiota, ne sono certo , non ha cattive intenzioni” sentì dire da Sephiroth. “Vorrei crederti, ma come faccio a sapere se è sincera ?”.
“C-Credimi Seyfert, sono sincera. Siegfried è un pazzo: vuole distruggere il cuore degli universi: Kingdom Hearts, per creare un nuovo universo. Volevo che i demoni tornassero, ma così e troppo. Sono scappata ma mi hanno scoperta e mi hanno attaccata.”
“E perchè sei venuta qui?” chiese Lilian che si era appena svegliata insieme a Kairi e Reed.
“So che sono stata una vostra nemica, e non vi chiedo di lasciarmi unire a voi, ma vi chiedo di credermi e di fermare Siegfried” disse lei guardando il terreno.
Seyfert lesse gli occhi di Sephiroth e disse “Io ti credo e se vuoi puoi venire con noi... dove sono i demoni?”
“Sicuro?” disse Reed “Ma lei è un demo...” ma Lilian gli tappò la bocca. “Ignoralo” disse “E benvenuta tra noi”
“Benvenuta” disse Kairi tendendole la mano e questa volta lei ricambiò il saluto.
Seyfert lesse un “grazie” negli occhi del fratello e poi chiese a Sharix le informazioni sui demoni.
“La nostra... la LORO base volante, Deus-EX Machina è stata abilitata con il Deus-EX cannon, che se usato da Siegfried può emettere tanta potenza da distruggere Kingdom Hearts. Con il mio radar posso dirvi dov’è. Forza andiamo” disse.
Finalmente era libera di stare con qualcuno che accettava il fatto che fosse sia umana, sia demone, e per questo doveva ringraziare Sephiroth. Sentiva che una nuova fase della sua vita aveva inizio.

Il party si preparò a salire sulla nave, ma a Seyfert girò la testa e svenne.

 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 1/6/2007, 06:29




Capitolo XIX: Una dura sconfitta

Seyfert aprì gli occhi: si trovava di nuovo nel suo cuore, sul solito cerchio di cristallo. Ancora una volta la voce gli parlò. “Seyfert, hai fatto grandi passi, ma ora che Siegfried è tornato, la tua forza, per quanto è grande, non è più sufficiente, ma c’è ancora speranza: Un KeyBlade Originale ancora giace inutilizzato nel pianeta Cristallia. Trovalo e forse avrai la forza di fermare Siegfried. Questa è forse l’ultima volta che ci sentiamo. Buona Fortuna ed addio, Seyfert.

Seyfert aprì gli occhi e si svegliò sulla nave.
“Tutto ok?” gli chiese Reed. “Cosa voleva questa volta la voce?” gli chiese Kairi.
“Portatemi a queste coordinate, da solo. C’è una cosa che devo fare prima di affrontare i demoni”.
“Ok”. disse Lilian inserendo le coordinate nella nave.

“Eccolo lì” disse Lilian “Il pianeta Cristallia”.
“E’bellissimo” disse Kairi.
Il pianeta era composto interamente di cristalli blu ed azzurri e risplendeva illuminato dal tiepido sole.
“Aspettatemi a bordo” disse Seyfert. “Tornerò presto”.
Seyfert scese sul pianeta e cominciò a camminate tra i vari cristalli. Dopo una buona mezz’ora di camminata si ritrovò in uno spazio libero.
Avvolto nei cristalli stava un KeyBlade completamente argentato, dello stesso modello di quello di Kairi.
Improvvisamente un portale oscurò si aprì ed una figura alta e massiccia, completamente ricoperta da una armatura blu si fece avanti. Impugnava una enorme lancia con un occhio giallo su entrambi i lati ed aveva un aura oscura incredibilmente forte.
“Tu devi essere Seyfert, uno dei figli di Jenova. Io sono Siegfried. E’ un onore conoscerti” disse la figura.
“Bando alle ciancie, sò perchè sei qui, ma io ti sconfiggerò” disse Seyfert evocando il KeyBlade.
“Così aggressivo e deciso, propio come tua madre... peccato che lei non sia più qui... forse le cose ti sarebbero andate diversamente... ed ora... muori!”
Siegfried si lanciò all’assalto e colpì Seyfert con la lancia.
Nonostante fosse in Balance Form alla massima potenza, Seyfert ebbe dei problemi a parare il colpo.
Lo scontro continuò a lungo e tra cristalli sgretolati e lampi di luce, i due si affrontarono, ma le energie di Seyfert cominciavano a venire meno.
Seyfert accumulò in se le sue ultime forze della Balance Form e si lanciò all’assalto, ma Siegfried fermò il KeyBlade con una sola mano e contrattaccò con un raggio di energia. Seyfert volò via e cadde a terra, facendosi sfuggire il KeyBlade di mano.
Siegfried si voltò verso il KeyBlade Originale e riprese la sua Dark Spear, colpendolo e mandandolo in milioni di frammenti.
“No” disse Seyfert senza riuscire a muoversi. “Non preoccuparti... tu sarai il prossimo” disse dirigendosi verso di lui.
“Seyfert...” le voci in lontananza dei suoi compagni fecero girare Siegfried che poi tornò a parlare a Seyfert “Ho cambiato idea. Ti lascerò in vita, così potrai assistere con i tuoi occhi alla fine di questo stupido universo.
Così come era apparso, Siegfried si dileguò e gli altri raccolsero Seyfert, ferito e lo portarono al sicuro.
“Dannazione, è troppo forte, non ce la faremo mai” disse lui sul suo letto nella cabina della Ragnarock-
“Avanti, non ti arrendere, in qualche modo ce la faremo” gli disse Kairi.
“Cosa è successo?” le chiese
“Eri ferito. Ti abbiamo curato e ti sei addormentato” gli rispose.
Sharix entrò nella stanza e disse “ Kairi e anche tu Seyfert, venite. Abbiamo raggiunto il Deus-EX.

 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 8/6/2007, 06:09





Capitolo XX: La speranza ritorna

L’enorme nave spaziale dei demoni aveva aperto tutti i cannoni da fuoco secondari sulla Ragnarock, che però evitava facilmente i colpi grazie alle sue piccole dimensioni.
Il cannone centrale della Ragnarock fece fuoco e creò un varco bella fiancata della nave.
La nave fece un atterraggio brusco ed il party uscì armato e pronto a combattere.
Subito dopo l’hangar, in una stanza arredata con uno stile medio-orientale, stava SolRock, che li aspettava.
“Benvenuti alla fine dei giochi” disse “Sharix, sei una delusione, allearti così a degli stupidi umani... forse tuo padre avrebbe davvero dovuto ucciderti quando eri piccola”
“Fai silenzio” disse lei “Io sono in parte demone e in parte umana, e voglio la rinascita della razza de demoni, ma non posso permettere che per colpa nostra tutti gli esser dell’universo muoiano, perciò preparati SolRock, tu sarai il primo”
SolRock fece un cenno con la testa e delle clessidre caddero dal cielo, bloccando il party, tranne Sharix, che lo evitò.
Allungò subito la falce verso SolRock, ma riuscì solo a sfilargli il mantello.
I raggi del volto-sole di SolRock divennero lame incandescenti e cominciò a ruotare alla velocità della luce, trasformando il demone in un disco incandescente.
Sharix lo evitò più volte ma ne fu ferita altrettante, ma mai gravemente.
Alla fine allungò la lama di nuovo e la fece virare a metà strada. SolRock fu costretto a deviare la traiettoria ed infranse la clessidra di Sephiroth, che subito uscì ed estrasse la Masamunè.
SolRock lo evitò al volo, ma fu centrato in pieno dalla lama di Sharix, che lo trapassò.
SolRock urlò e la maschera si ruppe. Le clessidre sparirono e dietro ai drappeggi comparve una porta.
“Tutto ok?” le chiese Kairi “Si, sono solo dei taglietti. Forza proseguiamo e fermiamoli prima che sia troppo tardi.
Dopo alcuni piani abbastanza anonimi, composti da scale e computer, il party giunse in un altra stanza. La stanza era spoglia e c’erano solo armi e lance appese ai muri.
Thiamath stava fermo al centro della stanza e li osservava. “Congratulazioni, avete eliminato Solrock, ma il vostro viaggio termina qui”
Estrasse la sua lancia e la tenne con una mano, mentre alzò l’altra. Tutte le altre armi della stanza iniziarono a levitare e partirono contro il gruppo.
Seyfert partì all’assalto evitando le lance ed attaccò il mostro, che si difese con caparbietà e lo allontanò con altre armi, che lo tennero occupato.
Thiamath vide Kairi in difficoltà e si avventò su di lei.
Kairi era in ginocchio e vide il mostro avventarsi su di lei. Si ricordò di una mossa che le aveva insegnato Tidus , all’isola ed eseguì una capriola all’indietro reggendosi con una sola mano.
Appena i piedi toccarono terra si spinse e colpì l’addome del mostro con il KeyBlade.
Thiamath si sbilanciò all’indietro tenendosi il ventre sanguinante e perse il controllo mentale delle armi. Si mosse senza accorgersi nella traiettoria di una lancia, che lo trapassò al cuore.
La lancia gli cadde di mano e cadde a terra senza dire una parola, mentre il suo corpo si dissolveva e le armi cadevano senza vita al suolo.
Un ascensore apparve al centro della stanza.
“Ci siamo ragazzi, qui sopra c’è la stanza di comando.”
L’ascensore li portò nella sala di comando della Deus-Ex, dove Siegfried li aspettava
Aveva la sua Dark Spear in mano ed era pronto a combattere.
“Avete sconfitto SolRock e Thiamath, congratulazioni... ma con me non ce la farete. Io creerò l’universo perfetto per i demoni e voi non mi fermerete.
Alzò la lancia e fendette l’aria più volte , urlando “UltraNegative Rainbow.”
Dei raggi di luce di vari colori apparvero dalla lancia e si fusero in raggi neri, che investirono il party, togliendogli le forze. Siegfried prese Seyfert e lo sbattè dall’altra parte della stanza, creando una barriera per impedire agli altri di aiutarlo.
“Tu ora morirai ed i tuoi amici ti raggiungeranno presto” disse lui preparandosi a colpire
“Non ci arrenderemo” disse Seyfert e chiuse gli occhi. Sentì la forza della luce e dell’ombra crescere dentro di lui e vide materializzarsi davanti a lui una luce argentata. Seyfert mise la mano nella luce e quella si materializzò nel KeyBlade Originale Argentato che Siegfried aveva distrutto su Cristallia.
Seyfert fece ruotare i KeyBlade e li incrociò.
“Fatti avanti” disse. E si lanciò alla carica alzandosi


 
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Solar_Wings
CAT_IMG Posted on 19/6/2007, 21:51




Capitolo XXI: La fine di tutto

Siegfried deviò il colpo del primo KeyBlade, ma il secondo si abbattè su di lui e gli staccò il braccio destro, dal gomito in giù.
Apparentemente non sentì nulla e continuò a combattere con una sola mano, riuscendo a tenere testa a Seyfert.
Seyfert e Kairi si alzarono e corsero ad aiutarlo, passando attraverso la barriera senza troppi problemi. Siegfried cercò di colpirli ma perse la concentrazione e fu colpito più volte da Seyfert. Parti della armatura saltarono via ed infine giunse Sharix, che con un colpo deciso gli mozzò la testa, che cadde immobile a terra mentre gli occhi arancioni si spegnevano.
Il resto dell’armatura cadde a terra senza vita.
Il party iniziò a rilassarsi, ma la Dark Spear iniziò a volare e tramortì Sharix e Kairi.
Seyfert tentò di fermarla e si accorse che Siegfried era ancora vivo, in forma di spirito invisibile.
Seyfert tentò di attaccarlo ma il suo corpo era davvero invisibile e passò attraverso.
Lilian e Reed unirono le loro armi e spararono un colpo, che passò attraverso l’occhio della Dark Spear. Lo spirito di Siegfried si fermò e cominciò ad urlare di dolore. Seyfert ne approfittò e distrusse la Lancia, facendo sparire Siegfried in un vortice di lampi di energia.

Il party sia allontanò dalla sala comandi e salì sulla RagnaRock.
I danni subiti dallo scontro stavano facendo precipitare la Deus-EX nelle nuvole sottostanti e quando sparì nelle nuvole il party, nella RagnaRock, tirò un sospiro di sollievo.
Improvvisamente la voce di Siegfried risuonò nell’aria “Pensate sia finita così? Poveri umani, capirete quanto siete stolti”
Di colpo un fascio di luce nera provenì dalle nuvole sottostanti e la Deus-EX ritornò. Era in parte fusa con Siegfried e puntava sulla RagnaRock.
Seyfert la fece virare appena in tempo e Reed, Lilian e Sephiroth salirono sul tetto per attaccarlo. Sephiroth sparava le sue supernove, mentre Reed e Lilian lo coprivano.
Seyfert estrasse una chiave speciale e la girò in una piccola fessura vicina al vano armi.
Una piccola botola si aprì e i tre scesero. “Dove siamo?” chiese Sharix.
“Questo è il generatore principale del cannone della nave” disse lui e gli mostrò tre fessure delle dimensioni del KeyBlade.
“Posizionate qui i KeyBlade e la loro forza sarà trasferita al generatore. Forza andiamo”.
Seyfert, Kairi e Sharix posizionarono i KeyBlade nel generatore del cannone e poi salirono sul ponte della nave e si affiancarono agli altri.
Seyfert evocò il Balance form e si preparò a colpire insieme agli altri.
Insieme unirono le forze in un raggio enorme, che si fuse al cannone speciale del Ragnarock, potenziato dai KeyBlade.
Deus EX Siegfried fu colpito in pieno e fu trapassato.
La nave cominciò a emettere scintille ed esplose, con un urlo di dolore di Siegfried.
A Sharix parve di scorgere una bambina dai capelli neri sulla nave, prima dell’esplosione, ma poi pensò di avere avuto un abbaglio.
E mentre le scintille dell’esplosione si disperdevano, i sei si resero conto che era finita: avevano vinto.
 
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