| La luce filtrava lentamente dei rami degli alberi in fiore che crescevano sulle rive di un ridente fiumiciattolo. Una ragazzina di circa 10 anni dai lunghi capelli argentati si era fermata ad osservare un piccolo uccellino blu posato sulle rive del fiume, quando sua madre la chiamò “Platina!” “Arrivo mamma!” rispose lei affrettandosi a tornare al villaggio, dove una dolce donna dai capelli argentati come i suoi la stava aspettando “Scusa mamma, mi ero incantata a guardare un uccellino” “Non fa niente tesoro” “Eh, mi ricorda qualcuno, eh Lenneth?” disse un uomo dai capelli castani avvicinandosi a lei, mano nella mano con un bambino della stessa età di Platina “Lucian, Lucas, eccovi qui” “Scusa il ritardo, ma il piccolo guerriero aveva voglia di combattere oggi” “Non fa niente, non siamo in ritardo” Improvvisamente una stella viola apparve a poca distanza da loro e da essa comparvero un uomo con gli occhiali, una donna castana, un possente guerriero ed una giovane ragazza bionda. Lennth si voltò e corse ad abbracciare i suoi amici “Arngrim, Mystina, Lezard, Jelanda” “Ehilà Lenneth” la salutò allegramente Arngrim “Ciao” fece lo stesso Jelanda, una dei tanti einherjar tornati in vita dopo lo scontro con Balmung “Mi sei mancata Lenneth” disse Mystina abbracciandola. “Anche a me...” aggiu nse Lezard “Anche se hai perso la tua immortalità sei bella come al solito e.....” ma si bloccò perchè sentì lo sguardo fulminante di Mystina dietro di lui. “Cosa hai detto scusa?” “Ehmm.. eh. Lo sai che le vecchie abitudini sono dure a morire, vero cara?” “Silenzio!” disse Mystina congelando Lezard in un blocco di ghiaccio Tutti risero, e risero di gusto, poi però Lenneth guardò il sole e si rivolse a Mystina “Dai, scongelalo... abbiamo bisogno di lui o non arriveremo mai in tempo” “Gia...”
Lenneth, Lucian ed i loro bambini, Arngrim, Jelanda, Mystina e Lezard ( che aveva qualche bernoccolo in più sulla fronte ) apparvero nella gremita piazza centrale della nuova Dipan, dove videro Silmeria e Brahms che li aspettavano. “Ben arrivati!” “Vi stavamo aspettando” “Scusate il ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi e.....” Lenneth si fermò un attimo e rimase di stucco quando notò che Brahms stava cingendo le spalle di Silmeria con un braccio. “Zia Silmeria!” Platina e Lucas corsero ad abbracciare la zia, mentre Lenneth si avvicinò a Brahms “Non dire niente per favore....” disse Brahms guardandola “Anche noi vampiri abbiamo dei sentimenti, sai?” Lenneth lo guardò e sorrise, poi tornò ad osservare la sorella, che giocava coi suoi due nipotini “Non volevo dire niente di simile.... sono contenta per Silmeria e poi.... penso che sarebbe un ottima madre” Lenneth sorrise quando vide Brahms che, incredibilmente, stava arrossendo Improvvisamente delle trombe risuanarono in lontananza, attirando l’attenzione dei pochi cittadini ancora nelle strade. “Forza andiamo!” li esortò Lucian “Abbiamo prenotato i posti d’onore, ma non possiamo arrivare in ritardo” Tutti si affrettarono verso la scintillante cattedrale della città, tranne Arngrim, che rimase indietro un attimo con Brahms “Brahms, dov’è Hrist?” “Non lo so.... dopo che Valchiria si è divisa e gli dei hanno perso l’immortalitò, non l’ho più vista....” “Mi chiedo se stia bene” “Ne sono certo... forza andiamo o saremo in ritardo” “Si” In quello stesso istante, su una delle bianche guglie della cattedrale, Hrist sorrise.
Tutto il popolo della nuova Dipan era radunato nella cattedrale o attorno ad essa. Lenneth e gli altri arrivarono appena in tempo nei loro posti d’onore vicino all’altare, accanto a Frey, nel momento in cui la sposa, una bellissima donna biondo-castana avvolta in un lungo abito bianco, arrivava sull’altare al fianco del suo sposo, un ragazzo dai capelli castani, che indossava una corta, ma scintillante armatura con un mantello. Di fronte a loro stava una donna bionda, che un tempo era la dea compagna di Odino: Freya. “Il mondo è rinato” iniziò lei “Grazie alla forza di coraggiosi eroi, che abbiamo qui tra noi oggi, il vostro...il nostro destino è cambiato... un tempo gli esseri umani dipendevano da dei e poteri sovrannaturali, ma ora non più.... ora gli uomini sono artefici del loro destino... con i loro cuori e la loro capacità di migliorarsi ed evolversi, possono creare un mondo di pace e prosperità.” Un applauso fortissimo esplose nella chiesa e in tutta Dipan. “Ma bando alle ciancie.... oggi sono qui per posare l’ultima pietra e completare la rinascita di Dipan, ma anche per unire due persone innamorate nel sacro vincolo del matrimonio” Un applauso ancora più forte scosse l’intera chiesa. “Bene... vuoi tu, Matthew, prendere Alicia come tua sposa ed amarla e rispettarla per tutta la vita?” “Si” “E vuoi tu Alicia, principessa di Dipan, prendere Matthew come tuo sposo?” “Certo!” rispose lei sorridendo “Bene... allora io vi dichiaro marito e moglie.... puoi baciare la sposa” Matthew spostò il velo dal volto di Alicia e la baciò dolcemente, mentre un coro fortissimo di applausi e urla si difuse in ogno angolo della chiesa. Quando Matthew lasciò le labbra di Alicia, tornò a osservare Freya “Sei pronto?” “Si...” “Inginocchiati” Matthew ubbidì e altrettanto fece Alicia. “Benissimo.... forse non sono la persona più giusta per farlo, ma.... io nomino te, Matthew, nuovo re di Dipan” disse Freya posando la corona un tempo appartenuta a Barbossa sul capo di Matthew, che si alzò tra le urla di giubilo della folla, dando il via ad una nuova era di pace su tutta Midgar. Il regno di re Matthew e della regina Alicia fu ricordato in eterno come il periodo più florido della storia di Midgar, dove pace e giustizia regnarono sempre sovrane. Brahms tornò nel suo castello e visse felice al finco di Silmeria Lezard e Mystina in qualche modo riuscirono a sposarsi e, dopo qualche difficoltà, vissero anch’essi felici insieme alla loro geniale figliola, il grande orgoglio di Lezard. Arngrim tornò ad Artolia, dove divenne consigliere della regina Jelanda, ma presto si stufò della vita di corte e riprese a viaggiare. Si dice che ora al suo fianco, a caccia di avventura, ci sia Hrist Per quanto riguarda Lenneth, essa tornò a vivere una vita semplice e felice con Lucian ed i suoi bambini, nel piccolo villaggio di Coriander E così iniziò un lungo periodo di pace... un periodo non scelto dagli dei, ma creato dagli umani stessi, che finalmente si sono fatti artefici del loro destino...
La luce filtrava lentamente dei rami degli alberi in fiore che crescevano sulle rive di un ridente fiumiciattolo. Una ragazzina di circa 10 anni dai lunghi capelli argentati si era fermata ad osservare un piccolo uccellino blu posato sulle rive del fiume, quando sua madre la chiamò “Platina!” “Arrivo mamma!” rispose lei affrettandosi a tornare al villaggio, dove una dolce donna dai capelli argentati come i suoi la stava aspettando “Scusa mamma, mi ero incantata a guardare un uccellino” “Non fa niente tesoro” “Eh, mi ricorda qualcuno, eh Lenneth?” disse un uomo dai capelli castani avvicinandosi a lei, mano nella mano con un bambino della stessa età di Platina “Lucian, Lucas, eccovi qui” “Scusa il ritardo, ma il piccolo guerriero aveva voglia di combattere oggi” “Non fa niente, non siamo in ritardo” Improvvisamente una stella viola apparve a poca distanza da loro e da essa comparvero un uomo con gli occhiali, una donna castana, un possente guerriero ed una giovane ragazza bionda. Lennth si voltò e corse ad abbracciare i suoi amici “Arngrim, Mystina, Lezard, Jelanda” “Ehilà Lenneth” la salutò allegramente Arngrim “Ciao” fece lo stesso Jelanda, una dei tanti einherjar tornati in vita dopo lo scontro con Balmung “Mi sei mancata Lenneth” disse Mystina abbracciandola. “Anche a me...” aggiu nse Lezard “Anche se hai perso la tua immortalità sei bella come al solito e.....” ma si bloccò perchè sentì lo sguardo fulminante di Mystina dietro di lui. “Cosa hai detto scusa?” “Ehmm.. eh. Lo sai che le vecchie abitudini sono dure a morire, vero cara?” “Silenzio!” disse Mystina congelando Lezard in un blocco di ghiaccio Tutti risero, e risero di gusto, poi però Lenneth guardò il sole e si rivolse a Mystina “Dai, scongelalo... abbiamo bisogno di lui o non arriveremo mai in tempo” “Gia...”
Lenneth, Lucian ed i loro bambini, Arngrim, Jelanda, Mystina e Lezard ( che aveva qualche bernoccolo in più sulla fronte ) apparvero nella gremita piazza centrale della nuova Dipan, dove videro Silmeria e Brahms che li aspettavano. “Ben arrivati!” “Vi stavamo aspettando” “Scusate il ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi e.....” Lenneth si fermò un attimo e rimase di stucco quando notò che Brahms stava cingendo le spalle di Silmeria con un braccio. “Zia Silmeria!” Platina e Lucas corsero ad abbracciare la zia, mentre Lenneth si avvicinò a Brahms “Non dire niente per favore....” disse Brahms guardandola “Anche noi vampiri abbiamo dei sentimenti, sai?” Lenneth lo guardò e sorrise, poi tornò ad osservare la sorella, che giocava coi suoi due nipotini “Non volevo dire niente di simile.... sono contenta per Silmeria e poi.... penso che sarebbe un ottima madre” Lenneth sorrise quando vide Brahms che, incredibilmente, stava arrossendo Improvvisamente delle trombe risuanarono in lontananza, attirando l’attenzione dei pochi cittadini ancora nelle strade. “Forza andiamo!” li esortò Lucian “Abbiamo prenotato i posti d’onore, ma non possiamo arrivare in ritardo” Tutti si affrettarono verso la scintillante cattedrale della città, tranne Arngrim, che rimase indietro un attimo con Brahms “Brahms, dov’è Hrist?” “Non lo so.... dopo che Valchiria si è divisa e gli dei hanno perso l’immortalitò, non l’ho più vista....” “Mi chiedo se stia bene” “Ne sono certo... forza andiamo o saremo in ritardo” “Si” In quello stesso istante, su una delle bianche guglie della cattedrale, Hrist sorrise.
Tutto il popolo della nuova Dipan era radunato nella cattedrale o attorno ad essa. Lenneth e gli altri arrivarono appena in tempo nei loro posti d’onore vicino all’altare, accanto a Frey, nel momento in cui la sposa, una bellissima donna biondo-castana avvolta in un lungo abito bianco, arrivava sull’altare al fianco del suo sposo, un ragazzo dai capelli castani, che indossava una corta, ma scintillante armatura con un mantello. Di fronte a loro stava una donna bionda, che un tempo era la dea compagna di Odino: Freya. “Il mondo è rinato” iniziò lei “Grazie alla forza di coraggiosi eroi, che abbiamo qui tra noi oggi, il vostro...il nostro destino è cambiato... un tempo gli esseri umani dipendevano da dei e poteri sovrannaturali, ma ora non più.... ora gli uomini sono artefici del loro destino... con i loro cuori e la loro capacità di migliorarsi ed evolversi, possono creare un mondo di pace e prosperità.” Un applauso fortissimo esplose nella chiesa e in tutta Dipan. “Ma bando alle ciancie.... oggi sono qui per posare l’ultima pietra e completare la rinascita di Dipan, ma anche per unire due persone innamorate nel sacro vincolo del matrimonio” Un applauso ancora più forte scosse l’intera chiesa. “Bene... vuoi tu, Matthew, prendere Alicia come tua sposa ed amarla e rispettarla per tutta la vita?” “Si” “E vuoi tu Alicia, principessa di Dipan, prendere Matthew come tuo sposo?” “Certo!” rispose lei sorridendo “Bene... allora io vi dichiaro marito e moglie.... puoi baciare la sposa” Matthew spostò il velo dal volto di Alicia e la baciò dolcemente, mentre un coro fortissimo di applausi e urla si difuse in ogno angolo della chiesa. Quando Matthew lasciò le labbra di Alicia, tornò a osservare Freya “Sei pronto?” “Si...” “Inginocchiati” Matthew ubbidì e altrettanto fece Alicia. “Benissimo.... forse non sono la persona più giusta per farlo, ma.... io nomino te, Matthew, nuovo re di Dipan” disse Freya posando la corona un tempo appartenuta a Barbossa sul capo di Matthew, che si alzò tra le urla di giubilo della folla, dando il via ad una nuova era di pace su tutta Midgar. Il regno di re Matthew e della regina Alicia fu ricordato in eterno come il periodo più florido della storia di Midgar, dove pace e giustizia regnarono sempre sovrane. Brahms tornò nel suo castello e visse felice al finco di Silmeria Lezard e Mystina in qualche modo riuscirono a sposarsi e, dopo qualche difficoltà, vissero anch’essi felici insieme alla loro geniale figliola, il grande orgoglio di Lezard. Arngrim tornò ad Artolia, dove divenne consigliere della regina Jelanda, ma presto si stufò della vita di corte e riprese a viaggiare. Si dice che ora al suo fianco, a caccia di avventura, ci sia Hrist Per quanto riguarda Lenneth, essa tornò a vivere una vita semplice e felice con Lucian ed i suoi bambini, nel piccolo villaggio di Coriander E così iniziò un lungo periodo di pace... un periodo non scelto dagl
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