Il Regno dello Scrittore ~ Fan Fiction Forum

White sand, FF ispirata a Twilight

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AndyTheBest930
icon13  CAT_IMG Posted on 14/5/2008, 17:23




Buona lettura! Aspettatevi un altro capitolo (si parla di stanotte eh! XD)

Capitolo XIX
I vicoli


Non avevo idea di dove fossi. Sapevo che era un sogno, ma quella notte ero andato a dormire tardi, ed ero ancora stanco. Quindi tanto valeva vedere un po’ cosa si era inventato il mio cervello stavolta. Era notte. Mi muovevo tra dei vicoli bui mai visti prima, né dal vivo né in sogno.
Sembrava di trovarsi comunque in un quartieraccio come si deve.
Più avanti c’era un incrocio tra il vicolo in cui mi trovavo ed un altro. Mentre camminavo sentii dei passi e poi mi accorsi di qualcuno che corse veloce attraversando l’incrocio. Mi passò davanti in una frazione di secondo, e nella frazione dopo passò qualcun altro, più veloce ancora.
Incuriosito corsi loro dietro, cercando di non farmi notare. Poi, in una grossa pozzanghera, vidi il mio riflesso sfuggente. Ero molto diverso da com’ero adesso. Avevo qualcosa in bocca. Era…
Improvvisamente, mi accorsi che non stavo vivendo quel sogno. Lo stavo raccontando. Mi conoscevo, e sapevo che raccontare un sogno in un sogno non era niente di originale dalla mia mente. In ogni caso non riuscivo a vedere la persona con cui parlavo. Avevo la sensazione di sapere chi fosse, ma non riuscivo a capire chi era.
“Ho capito. Vedi quelle che hai visto riflesse nella pozzanghera erano” stava per dirmi cosa avevo visto. “Cos’erano?”.
Mi svegliai di soprassalto. Respirai profondamente per parecchie volte. Non capivo più niente.
Mi alzai e mi diressi verso il bagno: mi sarei dato una rinfrescata e sarei tornato a letto.
Appena uscito dalla porta della mia camera, restai fermo in ascolto. Non doveva essere tardi: la TV di sotto era accesa e dalle scale scorgevo la luce della cucina.
Il bagno era socchiuso e la porta era aperta.
Mia madre era dentro e si stava lavando i denti, molto evidentemente moriva dal sonno.
Il suo pigiama largo lasciava scoperto il collo, gonfio e lucido. La vedevo riflessa nello specchio sul lavandino, ma lei non mi aveva notato. Poi misi a fuoco il riflesso su un altro particolare. Tra la porta e il muro, c’era qualcosa. Un volto inumano, fissava dritto in avanti con gli occhi neri dalle venature insanguinate.
Mi resi conto che ero io. E mi facevo schifo. Ero un mostro. In un attimo, ad una velocità incredibile, ritornai in camera mia chiusi la porta e mi gettai dalla finestra aperta.
 
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AndyTheBest930
icon13  CAT_IMG Posted on 14/5/2008, 22:48




Ancora il mio solito capitolo delle 11 e mezza! Anzi è quasi mezzanotte va...
Posto che i miei genitori sclerano che sto a quest'ora al pc, devo spegnere in fretta prima che stacchino loro stessi la spina. Buona lettura (e buona notte soprattutto!)

Capitolo XX
La sete


N
on ci avevo pensato nemmeno un millesimo di secondo. Avevo visto quella bestia riflessa nello specchio, ed ero scappato via. Anzi non ero scappato: mi ero lanciato al volo dalla finestra del primo piano. Caddi di faccia a terra. Mi sarei spezzato l’osso del collo ma, rialzandomi, mi accorsi che non avevo gran dolore. In ogni caso non avevo voglia di pensare e corsi, il più lontano possibile di casa mia. Ad un certo punto mi resi conto di essere molto fuori dalla città. Correvo da appena un paio di minuti, ma avevo percorso una distanza enorme. Mi scontrai contro un albero, quasi sradicandolo, e mi posai un attimo lì sotto, sfinito. Cercai di calmarmi. Cosa stavo per fare? Io, io stavo per mordere mia madre. Per nutrirmi del suo sangue. Ripensai alla ripugnante immagine del mio sguardo assetato di sangue nello specchio.
Cercai di allontanare quella sensazione, quel fastidio, quel bisogno. La sete. La sete che mi prendeva tutto il corpo, si faceva pià forte, intensa, dolorosa.
Sentii un rumore e poi mi accorsi che c’era una luce dietro di me: un fuoco in un bidone.
E lo vidi, davanti al fuoco. C’era qualcuno, e aveva un grosso coltello. E si avvicinava.
Ritornai con la testa dietro l’albero e cercai di riordinare i pensieri che però correvano correvano in continuazione. Che cosa dovevo fare? Mi avrebbe ucciso? Avevo paura.
Poi quando mi si parò davanti, non pensai più. Quasi non mi vide quando lo feci.
Corsi a casa. Ero molto più veloce che all’andata. Perché fuggivo. Saltavo da una parte all’altra per non permettere a nessuno di vedermi.
Ritornai su dalla finestra ancora aperta. La porta della mia camera era chiusa. Nessuno era entrato.
Mi infilai velocemente il pigiama gettando all’aria i vestiti che portavo addosso. I jeans scuri caddero velocemente sul tappeto, mentre la camicia svolazzò un po’ per aria prima di posarsi.
Se mia madre avesse visto cosa avevo lasciato per terra mi avrebbe ucciso, ma era l’ultimo dei miei problemi.
 
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Makicloe
CAT_IMG Posted on 15/5/2008, 14:31




oh! ecco i disagi dell'essere un vampiro! povera mamma! Poteva morireee!!! Comunque tu sei pazzo! All'ora in cui posti i capitoli io sono già nel mondo dei sogni!
 
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AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 15/5/2008, 15:03




senti non so perchè ma se non scrivo un capitolo in questi giorni non vado a dormire! tanto che ci sono i miei genitori che mi urlano dall'altra parte della casa: che cazzo fai al computer vai a dormire sono le undici e mezza!!! e io invece ancora sto iniziando a scrivere il mio cap della buonanotte (meno male che non me li sogno i vampiri poi XD)
 
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AndyTheBest930
icon13  CAT_IMG Posted on 15/5/2008, 22:42




anche oggi è quasi mezzanotte! ora posso dormire sonni tranquilli sapendo che il mio capitolo è postato sul forum sisi ^_^ comunque ci sono i miei genitori appostati dietro la porta con delle stellette ninja quindi meglio sbrigarsi :ph34r:


Capitolo XXI
Nero e Bianco


U
ltimamente andavo a dormire molto più stanco del solito e quella domenica svegliarsi un ora più tardi fu un sollievo. Appena sveglio mi guardai intorno: il mucchietto di vestiti per terra, l’armadio mezzo aperto e la finestra spalancata. Tutto era proprio come l’avevo lasciato.
Non mi andava ancora di alzarmi; ero seduto nel letto, mezzo addormentato. Decisi di ributtarmi sul cuscino e ci affondai dentro con la faccia. Quella notte non avevo sognato niente. Non avevo materiale su cui riflettere e allora aprii gli occhi per scrutare il soffitto, come se osservassi le nuvole o un cielo stellato. Lentamente gli occhi tornarono a chiudersi e mi riaddormentai.
Mi svegliai un secondo dopo, con un sussulto. Avevo sognato qualcosa, un sogno velocissimo.
Era appena iniziato, non ricordo la scena. Cadevo e quando avrei dovuto sbattere per terra mi ero svegliato e mi ero scosso. Questo mi aveva svegliato del tutto e decisi di scendere di sotto e preparare un buon caffè mattutino. Bagnai piano le labbra nel caffè e poi mandai giù un sorso.
Sfogliai distrattamente il giornale e poi, quando ebbi finito tutta la tazzina, tornai di sopra in camera mia. Iniziai a sfogliare le pagine di esercizi di matematica da svolgere. Mi resi conto di che cosa si trattava e presi il libro per poi posarlo delicatamente nel cestino.
Alla fine arrivai al compromesso che l’avrei ripreso ma non l’avrei aperto.
Lo riposi sulla libreria e decisi di ascoltare un po’ di musica dall’mp3.
Era sempre così la domenica mattina e mi piaceva: i miei genitori dormivano e io potevo fare quello che volevo. Avvertii un rumore provenire dalla finestra e mi voltai così velocemente che stava per cadere giù. Un gattino passeggiava allegro sul davanzale. Era nero sul dorso e la parte superiore della testa, mentre bianco sotto. Lo prisi in braccio e lui mi fece un Prrrrrr di approvazione.
Era morbido e sembrava abbastanza piccolo, sicuramente non ancora adulto.
Decisi che per la salute di mia madre era meglio mettere via almeno il mucchietto, troppo sorprese tutte insieme avrebbero potuto farle male. In effetti le cose che odiava di più in casa erano disordine e animali. Ed erano tutti e due contemporaneamente nella mia stanza. Rimessa la camicia spiegazzata nell’armadio e il jeans nel cassetto, e dopo aver tirato fuori il gattino dall’anta aperta, tornai sul letto insieme a lui e lo coccolai un po’.
Si era acciambellato sulle coperte e rispondeva alle mie carezze con delle fusa calorose.
 
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AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 2/6/2008, 10:13




sto preparando un nuovo capitolo lo posto in giornata ^^
che felicità, è finita la scuolaaaa
 
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Makicloe
CAT_IMG Posted on 2/6/2008, 12:46




bello! Ma già in vacanza? A me manca ancora una settimana, fino al 7! Meno male! Non ce la faccio più!!!
 
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AndyTheBest930
icon1  CAT_IMG Posted on 2/6/2008, 22:45




Capitolo cortino, giusto per riprendere a scrivere (e per riprendere a dormire bene: non sia mai che non posto un cap prima de durmè! :D )

Capitolo XXII
Sospiri



D
opo aver ascoltato tutte le canzoni due volte, decisi che era il momento di alzarmi. Sollevai delicatamente il gattino e lo riposi sul pavimento. Lui iniziò a esplorare un po’ la mia camera.
Scesi di sotto e mi guardai in giro: non c’era nessuno. Aprii piano la porta, cercando di non fare rumore. Appena misi una gamba fuori, mi accorsi che il micino stava uscendo insieme a me.
Lo lasciai passare e richiusi la porta alle mie spalle.
Sentii una strana sensazione. Poi mi venne in mente di andare a controllare se Laura era tornata.
Nel residence non c’era anima viva fino a mezzogiorno di domenica, dato che tutti dormivano.
Arrivato davanti a casa sua guardai la finestra della sua camera: c’era qualcuno.
Stavo immobile davanti a casa sua quando sentii qualcosa alle mi spalle; mi girai di scatto, ma vidi che il mio gattino passeggiava tranquillo per la strada deserta. “Mi hai spaventato!” gli urlai. Con noncuranza continuò a passeggiare. Poi mi resi conto di aver urlato molto, molto forte. A velocità incredibile corsi, raccolsi il gattino e mi fiondai verso casa. Quando fui sotto casa mia mi sedetti appoggiato contro la porta sul retro, ancora chiuso, con il gatto sulle gambe. Stavo respirando fortemente e irregolarmente, come se avessi il fiatone. Ma non sentivo quella sensazione che provavo di solito. Mi sembrava un gesto automatico. Provai a trattenere il respiro.
Tornai dentro casa, seguito a ruota dal gattino. Salimmo insieme di sopra e quando mi fui sdraiato sul letto completamente disfatto feci un riassunto della mattinata trascorsa.
Uno degli eventi principali era la presenza di qualcuno nella casa di Laura. Che fossero tornati? Avevo atteso così tanto…
Mentre fantasticavo scoppiai in un dolore atroce. Era apparso così, all’improvviso. Una fitta lancinante al petto. Poi mi accorsi che non avevo ancora ripreso a respirare.
 
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Makicloe
CAT_IMG Posted on 3/6/2008, 14:44




Oh! Nuova caratteristica vampiresca! In certe occasioni può essere comodo non respirare! Ma il gatto è un semplice gatto o ha qualcosa di misterioso?
 
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AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 3/6/2008, 20:01




per mo è un semplice gatto ma consideriamolo misterioso, non si sa mai
 
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Makicloe
CAT_IMG Posted on 4/6/2008, 15:55




pensavo avesse qualcosa di particolare visto che per tutto il capitolo te lo sei ritrovato davanti...potrebbe avere dei poteri che non conosci neanche tu! XD
 
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AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 5/6/2008, 15:13




ovvio, ovvio. In effetti, il protagonista è anche un pò cretino (è il mio alter ego dopotutto! XD), quindi molto probabile che se il gatto ha dei poteri non se ne accorge nemmeno
 
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Makicloe
CAT_IMG Posted on 5/6/2008, 16:58




XD ke squarto! potrebbe essere un supergatto con il potere di conoscere la verità suprema! In fondo continua a seguirti, come se sapesse tutto e stesse pensando "ma cosa stai facendo?! Come fai a non sapere che devi fare così! Questi umani!" XD
 
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AndyTheBest930
CAT_IMG Posted on 7/6/2008, 10:10




già, potrebbe diventare una serie animata di successo! XD
 
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58 replies since 20/4/2008, 18:53   292 views
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